È tutto del Pisa l’importante scontro diretto del “Rigamonti-Ceppi”. Tutto guardando al risultato, al bottino e anche all’interpretazione della partita, con il Lecco che prima è stato in balìa e poi non ha avuto la forza di rimontare la squadra Aquilani. I toscani fuggono in classifica e raddoppiano il vantaggio – da tre a sei punti – ma soprattutto le Aquile perdono punti con praticamente tutte le dirette avversarie, incassando tre gol e pungendo veramente poco davanti se non sulle seconde palle. Interrogativi che si amplificano dopo il ko di Catanzaro per Bonazzoli e il resto dello staff.
Lecco 1-3 Pisa, l’intervista di mister Emiliano Bonazzoli
Mister, il vero Lecco si è visto per 10′, dopo il rigore:
«Una gara che il Pisa ha fatto propria su certi episodi, partendo dalla punizione. La voglia di recuperare c’è sempre, ma non abbiamo dimostrato al massimo di voler arrivare subito al pareggio: c’è stato tanto nervosismo, vuoi proporre e il non farcela non ti aiuta. Bisogna essere più lucidi, in tante giocate non c’è stata e lì si è andati sul binario del nervosismo. Il secondo tempo è stato migliore, c’è stata la voglia di riaprire la partita ma in ripartenza ci hanno fatto male: dopo averla riaperta abbiamo concesso un contropiede sul nostro calcio d’angolo».
Poco peso in mezzo all’attacco?
«Abbiamo cercato, con i cambi, di palleggiare di più in mezzo al campo. Mettendo Salcedo abbiamo cercato più spinta. Ci abbiamo provato, ma è stata una partita da episodi come la traversa di Buso; per il resto, non c’è stato tanto palleggio».
Il Pisa ha condotto le danze:
«Quando vuoi riaprire la partita tenti di proporre qualcosa di diverso, senza rimanere legato a determinati schemi perché il giocatore singolo vuole dare di più. È normale se non vuoi accontentarti, a volte va bene e a volte prendi le ripartenze come in occasione dell’1-3. Centrocampo poco lucido? Si, le giocate non sono venute come al solito. Sicuramente abbiamo avuto subito delle difficoltà a sinistra».
Tanti gol presi:
«Sicuramente è un dato negativo, bisogna lavorare su queste problematiche anche se il tempo è poco».
Presto per vedere Frigerio?
«Non ha fatto neanche un vero allenamento con noi, metterlo dentro sin da subito avrebbe voluto dire anticipare i tempi. Salcedo? Ha fatto cose buone e meno buone, con i nuovi arrivi non è semplice perché devono entrare le logiche delle due fasi chieste dallo staff».
Lecco 1-3 Pisa, l’intervista di Franco Lepore
Franco, un Lecco meno lucido e brillante:
«Paghiamo degli errori di disattenzione, andare sempre crea spazi agli avversari e ci possono fare male. L’abbiaom visto a Catanzaro e anche questa sera».
È in corso una fase di riassestamento?
«Si, ma dobbiamo farlo in fretta. Non possiamo permetterci di lasciare punti così. Da lunedì bisogna ripartire per andare avanti».
In ripiegamento siete smeprein grosso affanno:
«La parola “squadra” lo dice, c’è bisogno di tutti anche in fase difensiva. In questo momento pensiamo più ad attaccare che difendere e questo può penalizzarci. Da lunedì».
Dove si è perso questo spirito?
«Lo abbiamo, ma sono cambiati tanti giocatori e devono capirlo. L’anno scorso abbiamo vinto i play off essendo squadra, bisogna ritrovarlo e giocare l’uno per l’altro».
Lecco 1-3 Pisa, l’intervista di mister Alberto Aquilani
Mister, una vittoria molto importante:
«Sapevamo che era una partita delicata nella quale il risultato contava molto. L’abbiamo voluta e ottenuta, meritandola. Nelle altre partite non c’era lo spirito d’incidere che c’è stato oggi, quando porti il risultato dalla tua parte diventa più semplice. I giocatori li ho visti sempre sul pezzo».
Oggi si è visto qualcosa di diverso:
«Tu la prepari in un modo, ma puoi si può sviluppare in un altro perché c’è sempre l’avversario. La forza della squadra è quella di riconoscere gli elementi delle partite, senza dimenticare il nostro credo e quello per cui ci alleniamo».
Veloso dall’inizio, bene Mlakar e D’Alessandro:
«Noi da D’Alessandro vogliamo questo, nell’uno contro uno ha l’accelerazione che può far male; può fare ancora di più, lui deve capire che è un giocatore forte e che questa è una base di partenza».
Che Lecco ha trovato?
«Una squadra con buoni giocatori e buone proposte, su un campo difficile. Pensavo a una partita complessa e lo è stata».
Dove l’avete vinta?
«Un po’ in tutte le componenti, precedentemente abbiamo giocato anche meglio e forse veniva meglio la ferocia nel difendere. Siamo stati bravi su Novakovich e in mezzo al campo, ma la squadra ha fatto una partita seria, con gli attributi: voleva il risultato e s’è visto. Torregrossa? Giocatore forte, se sta bene siamo tutti contenti».
Su Bonfanti uscito prima:
«Mi stava allertando da un po’ per l’adduttore un po’ carico. Ha detto di non aver sentito stiramenti o strappi, ma va valutato. Valoti? Non s’è mai allenato, avrebbe potuto avere peggiorare all’andata».
