
Il Lecco cade 5-3 sul campo della capolista Petrarca nella 3^ giornata di ritorno del girone A di Serie A2 Élite. Una buona prestazione non è bastata ai blucelesti per uscire indenni da un campo dove nessuno finora è riuscito a vincere in questa stagione, ma a far storcere il naso è il metro di conduzione arbitrale usato dalla coppia composta da Francesco Cocco di Parma ed Emilio Viviani di Nocera Inferiore. A pesare sul giudizio della loro performance è soprattutto l’espulsione di Mattaboni sul finire del primo tempo per un normale fallo a centrocampo dopo che un brutto intervento su Guina lanciato a rete era stato punito solo con il cartellino giallo.
Dopo un palo colpito da entrambe le squadre, il Petrarca si porta in vantaggio al 13′ con Molaro. Al 16′ corner di Rafinha calciato forte verso l’area, la palla sbatte su Hartingh e si infila in porta per il raddoppio dei padroni di casa. Al 18’14” abbaglio della coppia arbitrale che espelle Mattaboni dopo un normale fallo a centrocampo lasciando impietrita tutta la comitiva bluceleste presente.
Il primo tempo va in archivio sul 2-0 e nei primi 16″ della ripresa, gli ultimi in inferiorità numerica, il Lecco riesce a resistere senza subire gol. Tornati 5 contro 5, è Guina a riaprire il match con il suo 8° gol stagionale. Si lotta ad armi pari, ma al 6′ una bella azione corale porta al gol Victor Mello per il 3-1. Al 12′ un pallone perso da Guina in fase di impostazione porta al 4-1 di Victor Mello che complica i piani di rimonta blucelesti. Una palla persa schierando il portiere di movimento consente poi a Molaro di siglare il 5-1, con l’immediata risposta di Kullani per il 5-2. Il Lecco continua a spingere e viene premiato dal 5-3 di Ferri a 1′ dalla fine, ma i tre punti vanno al Petrarca.
Maruccia: «Metro arbitrale iniquo»
Amareggiato a fine partita il direttore generale Marcello Maruccia: «Non possiamo dire di aver perso perché il Petrarca sia stato superiore, ma perché gli arbitri hanno indirizzato la partita verso un certo risultato con un’espulsione allucinante, cartellini gialli senza senso e un fallo loro da ultimo con Guina lanciato a rete e senza alcun ostacolo, punito con il giallo. Fallo meno grave commesso da Mattaboni, subito dopo la metà campo con copertura di un ultimo uomo, e cartellino rosso. Con un metro di giudizio uniforme la gara sarebbe potuta andare diversamente. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno lottato alla grande, rimanendo tranquilli nonostante tutto».
