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Lecco, è derby ad alta tensione. Aglietti: «Non firmo per il pari»

Il tecnico bluceleste torna a parlare di fronte alle telecamere: l’occasione è quella legata al Derby del Lario, molto pesante anche in ottica classifica per entrambe le compagini

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Tutto pronto per i 4.995 spettatori di Lecco-Como. Il Derby del Lario più atteso negli ultimi cinquant’anni si è affacciato alla porta del “Rigamonti-Ceppi” in una vigilia piovosa: blucelesti e biancoblù sono alla ricerca di una vittoria preziosa per rilanciare le rispettive ambizioni in classifica, che sono chiaramente molto diverse ma altrettanto importanti. Sold out dal giorno 0, con tanto di biglietti annullati per il tentativo operato da alcuni furbetti. Aglietti da una parte e RobertsFabregas per meglio dire – dall’altra: idee di calcio diverse per gli uomini scelti dalle società, ma anche sul fronte lecchese s’inizia a vedere qualche progresso condensato, almeno per ora, nel pareggio ottenuto con la Ternana.

Verso Lecco-Como, l’intervista alla vigilia di mister Alfredo Aglietti

Mister, una di quelle partite imprevedibile. Vi dice bene così:
«Sappiamo quanto ci tengano i loro tifosi e ce la metteremo tutti. Un derby esula dai pronostici, ma sicuramente è una partita importante anche per la nostra classifica e la loro».

Su Lunetta, Ionita e Inglese:
«Ho recuperato praticamente tutti, Salcedo ha un problemino muscolare. Non sarà facile da recuperare. C’è abbondanza nelle scelte e posso ruotare in funzione delle tre partite in una settimana: sarà dispendiosa, fisicamente e anche mentalmente».

A centrocampo hai più scelte:
«Si, ma ci sarà da tenere corto di svariate condizioni. Con un centrocampo più tecnico possiamo dare equilibrio con Lepore, oppure possiamo metterlo terzino e giocarcela in maniera maggiormente offensiva con Buso, Crociata, Parigini e via dicendo. I ragazzi vogliono continuare su questa striscia di prestazioni, non premiate dai risultati. Mi auguro che, domani, oltre alla prestazione ci sia anche l’intera posta in palio perché sarebbe tanta roba».

Che contesto è, questo, per un derby?
«Vista l’affluenza, un contesto normale. La cornice di pubblico sarà sicuramente bella, ma al di là di questo l’importante è dare continuità ai risultati. La nostra classifica continua a essere difficile, se vogliamo avere della chance di salvezza dobbiamo continuare con i risultati».

Che Como si aspetta?
«Quello delle ultime gare, con il solito sistema di gioco (4-2-3-1, ndr) viste le caratteristiche dei giocatori, che sono di categoria superiore. Hanno fatto un mercato decisamente importante per puntare alla Serie A. Sono completi e hanno una proprietà ricca, in campo queste cose si azzerano».

Sta cambiando il vento?
«Non è facile rispondere, vorrei dire “sì”, ma sarà il campo a determinare se avremo la continuità in grado di certificare un cambiamento. Abbiamo bisogno di un pizzico di fortuna, che ci dobbiamo anche cercare: a Terni abbiamo avuto la mentalità giusta, provando a vincere senza rischiare di perdere. Dovremo averla anche domani per muovere la classifica, anche una vittoria più avanti potrebbe dare valore agli eventuali pareggi di questo periodo».

Firmerebbe per un pari?
«No, non lo farei».

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