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Interviste | Aglietti: «Ci scusiamo con i tifosi. Voglio una squadra più attenta». Roberts: «Il Lecco era pericoloso»

Il Como domina in lungo e in largo il Derby del Lario, ottenendo un largo e meritato successo nel tutto esaurito del “Rigamonti-Ceppi”: i blucelesti non ci sono mai

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Tempo di lettura 5 minuti

Un Lecco mai in partita perde malamente il Derby del Lario contro il Como e lascia per strada tutto quello di buono che era emerso a Terni. Il gol lampo di Goldaniga – ci risiamo – ha indirizzato indubbiamente la serata, ma la squadra di Aglietti non ha preso praticamente mai il pallone, tranne quando sono stati gli ospiti a decidere di abbassare il baricentro con il doppio vantaggio in tasca – in rete Bellomo – per gestire tempi e umori della gara. La via rete, quindi, l’ha trovata ben due Abildgaard con delle splendide girate nel cuore dell’area: sulla prima c’è stata la bandierina alta del guardialinee a cancellare la marcatura, ma sulla seconda stoccata non ci sono stati né blucelesti né ufficiali a salvare Saracco&Co dalla terza capitolazione della serata. In mezzo c’è stato pochissimo: un’ottima occasione malamente sprecata da Novakovich per il potenziale 1-1, poi praticamente il nulla. Sipario su un’altra serata neanche lontanamente degna dei colori blucelesti.

Lecco 0-3 Como, l’intervista di mister Alfredo Aglietti

Mister, ci si aspettava un Lecco almeno combattivo. Invece…
«Prendere gol dopo un minuto e mezzo non è accettabile per il momento che viviamo, perchè già è difficile portare a casa i risultati sullo 0-0. Non voglio parlare troppo dalla prestazione, sicuramente positiva, ma è molto figlia di questa cosa qua: il Como, con grandi palleggiatori, ti mette in mezzo e fai fatica a prenderli. Tutti i gol, annullato compreso, nascono gol da palla inattiva: dobbiamo lavorarci ma non basta, c’è probabilmente della paura, della psicosi in occasione dei calci piazzati. Dobbiamo togliercela, abbiamo poco da perdere».

Sulla prestazione di Saracco:
«Sui calci piazzati abbiamo cambiato, ma prendiamo ancora gol e diventa difficile: siamo anche una squadra strutturata, ma è una questione di testa. I portieri, sia Saracco che Melgrati, non sono tranquilli e può essere un problema, ma sui gol non vedo particolari responsabilità».

Divario netto:
«Se Verdi guadagna come tutta la nostra squadra ci sarà anche un motivo. Dovevamo e potevamo fare molto di più, ma bisogna rispettare il valore degli avversari: me la volevo giocare in maniera diversa, senza subire quello che abbiamo subito. Ci prendiamo fischi e responsabilità».

Si aspettava di avere una squadra più avanti o tutte queste difficoltà?
«Mi aspettavo queste difficoltà, indubbiamente. Sicuramente la squadra lavora bene durante la settimana, non posso dirgli niente perché sono encomiabili, ma arriviamo alla partita e ci manca qualcosa perché uno più uno non fa due e le prestazioni non sono quelle che vorremmo».

Ancora sulla prestazione:
«Ci sono delle situazioni in cui dobbiamo fare di più, a fine primo tempo ho detto alla squadra che non era ammissibile perdere i duelli con preoccupazione e poca cattiveria. Non voglio tirare addosso la croce, ma vorrei vedere una squadra più attenta in certe situazioni: prendere gol come stasera e come contro il Cosenza… Ma è qualcosa che ho trovato qualcosa che sono arrivato, abbiamo cambiato delle cose ma il risultato è rimasto lo stesso».

Cosa dice a questa gente?
«C’è solo da scusarsi, tutti ci aspettavamo una partita diversa. Sapevamo quanto forse importante fare una figura e un risultato diversi, non ci siamo riusciti e bisogna prendersi le proprie responsabilità. Non è una cosa volontaria, chiaramente, bisogna capire l’aspetto psicologico di una squadra che non può sbagliare niente».

Si aspettava una reazione diversa dopo il gol a freddo?
«Una reazione nervosa ci poteva stare. Anche quando siamo andati a prenderli alti abbiamo trovato una squadra che ci ha palleggiato in faccia e bucati, per quanto abbiamo avuto l’occasione per pareggiarla».

Ionita sta dando meno, Degli Innocenti meriterebbe un maggior minutaggio?
«Degli Innocenti era un po’ fuori dai radar e con me ha sempre giocato, anche oggi ho avuto il dubbio in funzione delle tre partite in una settimana: l’obiettivo era quello di far ruotare i centrocampisti per far avere freschezza togliendo minutaggio a chi ha giocato a Terni. Punto fermo? Ha indubbiamente dimostrato che sta bene».

Al di là della qualità tecnica, si è vista una compattezza diversa in campo:
«È vero, perché non siamo riusciti ad accorciare sulle seconde palle, in particolar modo nel secondo tempo. Quando abbiamo costruito dal basso le mezz’ali si sono abbassate molto e questo non l’avevamo provato, poi abbiamo calciato lungo e siamo arrivati tardi facendoci bucare con il palleggio».

Lecco 0-3 Como, l’intervista di mister Osian Roberts

Mister, una grande partita. Manca qualcosa in attacco?
«Cutrone si è allenato con la squadra e lo farà per il resto della settimana, poi tireremo le somme prima della partita. Bisogna andare cauti, ma sta procedendo bene: vedremo come si sentirà, speriamo che possa essere a disposizione».

Un successo da grande squadra. Quanto vale?
«Mi aspettavo una gara complicati e per alcuni momenti lo è stata. Sono soddisfatto della mentalità dimostrata dai ragazzi, a volte si rischia di scivolare su questo tipo di partite. Sono felice per Iovine e Sala che hanno potuto dare il loro contributo come Nsame: sono felice, più il gruppo è unito e meglio va per il Como».

Ha impressionato la preparazione tattica della gara:
«Il Lecco ha delle potenzialità in alcune fasi di gioco e Novakovich è un giocatore molto forte che andava contrastato. I cross andavano contrastati e su questo abbiamo lavorato per limitarli, il Lecco è una squadra che dà molti problemi se non viene affrontata con disciplina».

Cosa l’è piaciuto di più del Como oggi?
«Un gol della difesa e due del centrocampo, sono contento per Bellemo e Abilgaard che non si prendono i titoli dei giornali ma sono sempre a disposizione della squadra facendo tante cose. Dopo la partita di oggi li avranno».

Non c’è stata partita: ve l’aspettavate?
«Il Lecco può essere pericoloso in alcune situazioni, i giocatori hanno controllato la partita e hanno giocato con una linea difensiva molto alta per decidere dove far sviluppare il gioco nelle due fasi. Ci sono riusciti e ne sono contento».

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