Una lunga volata fino allo scontro diretto, per decidere chi si aggiudicherà questo campionato di Serie B.
Piacenza e Lecco si preparano a vivere lo scorcio finale di stagione che culminerà con la supersfida in terra emiliana all’ultima giornata il 5 maggio. La classifica attuale dice +7 per i piacentini, che all’andata si imposero 15-14 al Bione. Per adesso i ragazzi di mister Federico Grangetto sono protagonisti di una stagione perfetta, da imbattuti, mentre l’undici di Sebastian Damiani ha avuto due (mezzi) passi falsi: uno proprio nello scontro diretto e l’altro con Genova, la settimana precedente, in un match terminato in parità.
È questo, volendo analizzare nel dettaglio la stagione di capitan Paolo Pandiani e compagni, l’unico vero rimpianto. Pur considerando la forza della squadra ligure, un successo avrebbe permesso ai blucelesti di poter superare Piacenza nello scontro diretto al ritorno; di essere, come si dice in questi casi, “artefice del proprio destino”.
Il calendario delle due contendenti
Già, perché a ora vincere non basterebbe a recuperare i 7 punti. Al massimo un successo pieno con quattro mete ne porterebbe 5. Ecco perché diventano fondamentali i punteggi delle due formazioni nelle ultime cinque giornate. Il Lecco, dopo l’incrocio al Bione dello scorso 21 gennaio, è già riuscito a recuperare 2 punti in classifica.

Ma quale fra le due contendenti ha il calendario migliore? Queste le avversarie di Piacenza: Capoterra (casa); Savona (trasferta); Cus Milano (casa); Pro Recco (trasferta). Per il Lecco: Pro Recco (trasferta); Varese (casa); Ivrea (trasferta); Cus Genova (casa).
È possibile sommare i punti che le rispettive avversarie hanno totalizzato finora in classifica e farsi un’idea: secondo questo calcolo il calendario di Piacenza “pesa” 138 punti, quello di Lecco 97. Sulla carta gli emiliani dovrebbero faticare di più e magari potrebbero lasciare per strada qualche punto di bonus. Il “giochino” è sempre molto aleatorio, perché ogni partita fa storia a sé.
Prepariamoci a vivere un bellissimo finale di stagione in vista di un’estate che potrebbe in ogni caso rivoluzionare il mondo del rugby con la riforma dei campionati.



















