Meno otto alla fine del campionato di Serie B. Il Lecco riallaccia il filo con il discorso all’interno della sfida con un Cittadella che nel 2024 ha avuto un rendimento non esattamente esaltante, per quanto quello dei blucelesti sia pure peggiore. Per la banda di mister Alfredo Aglietti è un’altra occasione dopo quella malamente sprecata ad Ascoli prima della pausa per le Nazionali: se non è l’ultima, siamo lì. Il tutto va avanti all’interno delle voci legate alla cessione della società che hanno riempito lo spazio durante questo lungo periodo senza partite.
Verso Lecco-Cittadella, l’intervista alla vigilia di mister Alfredo Aglietti
Mister, ai giocatori va chiesto di metterci la faccia:
«Il responsabile sono io, quando c’è da spiegare determinate cose devo farlo io in quanto capo dell’area tecnica. Da parte dei ragazzi ci può essere la volontà di parlare, ma determinate osservazioni è giusto che le faccia l’osservatore. In campo devono dimostrare di aver voglia di lottare e di finire bene la stagione, la situazione è disperata anche se la matematica non ci condanna. Dobbiamo regalarci e regalare una soddisfazione, ci sono delle situazioni difficili da spiegare perché sembra che il pallone pesi cento chili».
Vi sono servite queste due settimane?
«Il peso delle partite non ci dev’essere, la testa dev’essere libera perché non abbiamo più niente da perdere. Dobbiamo provare a raggiungere qualcosa di quasi impossibile attraverso un pensiero positivo, con la preoccupazione arrivano gli episodi negativi. La situazione pesa, ma non possiamo continuare a pensare negativo: il nostro cammino è quasi segnato, possiamo giocare solo con la mente libera e con incoscienza per ottenere delle vittorie in grado di darci speranza».
Avete cambiato schemi e uomini?
«Sono cambiati tutti in pratica (ride, ndr). Abbiamo lavorato su quanto fatto prima di Palermo e Ascoli, prima della pausa abbiamo fatto una buona partita per 70′, creando due occasioni per pareggiare, e un finale che non mi è piaciuto. Non dobbiamo sbracare se le cose non vanno bene».
Le partite servono anche per pianificare la base del futuro?
«Queste valutazioni vanno fatte con la società, con le persone che potrebbero comporre la prossima stagione. Forse il discorso è prematuro, bisogna aspettare qualche partita: ci sono giocatori di proprietà e avrebbero bisogno di visibilità, ma va meritata sul campo perché non faccio questi ragionamenti. I ragazzi devono giocare e sputare sangue».
Sulle disponibilità:
«Lamanna è rientrato in gruppo, devo riflettere bene sul da farsi. Celjak è rientrato, Guglielmotti è squalificato. Louakima? Infortunato. Inglese? Sta bene, fisicamente sta crescendo e ha bisogno di un gol».
Cosa diciamo sul nuovo Cittadella?
«Hanno fatto come noi, ma avevano messo tanto fieno in cascina nel girone d’andata. Con la testa sono fuori dall’acqua, ma questa è la Serie B e si fa presto ad andare in difficoltà: chi spreme al massimo le energie per un periodo può incorrere in dei momenti negativi, questo è successo a loro. Sicuramente ci saranno due squadre non in forma sul campo, ma dobbiamo regalarci una soddisfazione perchè lavorare così è pesante».
Su Ionita e Salomaa:
«Quando vanno in Nazionale hanno un grande dispendio di energie, fisico e mentale. Salomaa ha giocato poco, Ionita è rientrato un po’ stanco: ad Ascoli non è stato bocciato, volevamo provare delle soluzioni diverse».
Il tecnico ha un messaggio in chiusura di conferenza:
«Auguro a tutti una buona e serena Pasqua, speriamo che a Pasquetta ci possa essere una soddisfazione. Per me è una situazione non semplice, quando sono arrivato qui mi aspettavo di essere, oggi, in una posizione diversa in classifica. Capisco la delusione dei tifosi, nello sport bisogna accettare questi momenti e serve compattezza».
I convocati verranno comunicati nella mattinata di domenica.



















