
Lecco-Venezia è in archivio, un passo che purtroppo avvicina i blucelesti alla Serie C. Il sabato pomeriggio è stato decisamente interessante fuori dal campo, vista la presenza in tribuna di Marco Belletti, intermediario lecchese pienamente coinvolto nella trattativa che potrebbe portare al passaggio di proprietà dalla famiglia Di Nunno al gruppo americano rappresentato da Jamie Welch. In tal senso sono importanti le parole proferite dal patron in sala stampa qualche minuto dopo l’incontro con lo stesso Belletti: «Chiedo due milioni e mezzo di euro senza debiti, ma nessuno la vuole. Sto regalando la società, con quei soldi non pago nemmeno i lavori allo stadio», dichiarazioni off records che seguono le informazioni fatte filtrare dalla proprietà già prima della partita.
La nuova richiesta di Di Nunno
Di fatto è un cambio di scenario: il patron Di Nunno ha sempre chiesto un conguaglio economico di poco superiore al milione da sommare all’accollo di una buona fetta della parte “debitoria” riconducibile alle spese ancora da sostenere relativamente ai lavori di adeguamento per lo stadio “Rigamonti-Ceppi”. Un totale che era stimato in circa 3,5 milioni di euro – non tutto a carico del fondo americano – mentre ora l’amministratore è passato a una richiesta di 2,5 milioni cash, impegnandosi contestualmente a saldare tutte le fatture ancora non onorate per circa un milione di euro: le cifre si somigliano, ma le due strutture delle operazioni sono evidentemente ben diverse tra loro. La nuova proposta agli acquirenti interessati sarebbe stata avanzata nella serata di venerdì e ora sarebbero in corso le valutazioni del caso: l’impressione è che quella in arrivo sia la settimana del dentro o fuori anche per ragioni burocratiche; in caso di preaccordo per il closing ci vorranno delle settimane per puri tempi tecnici: il primo e grande obiettivo è quello di trovare una quadra e procedere con il signing tra le parti, arrivando in un secondo momento alla firma dell’atto notarile vero e proprio.
Sullo sfondo rimane sempre Alex Lin, che non avrebbe mollato la presa e sarebbe prossimo a incontrare l’amministrazione comunale per quanto i rapporti con Di Nunno si siano raffreddati dopo l’incaglio della trattativa sul fronte economico: sabato allo stadio era presente Fabrizio Citterio, vicino al business man di origini orientali.
