
Potrebbe essere in avvicinamento la chiusura dell’era Di Nunno. La figura emersa pubblicamente in tempi più recenti – quell’Aniello Aliberti del quale abbiamo parlato a “Il Blu e il Celeste” del 29 aprile e nella puntata odierna di Diario 1912 – potrebbe essere quella in grado di far “girare” un meccanismo che ha faticato a farlo fino in fondo. L’imprenditore di San Giuseppe Vesuviano, omonimo e cugino dell’ex patron della Salernitana e già vicepresidente della Lega Calcio, risiede nella Bergamasca ormai da quarant’anni, è a capo della I.M.D. International Medical Devices S.p.A. di Grassobbio – quotata presso la Borsa di Milano dal 7 luglio 2023 – ed è arcinoto nel mondo imprenditoriale e associativo anche per la sua attività filantropica: nel 2023 il gruppo ha fatto registrare un utile netto di 2,5 milioni a fronte di un fatturato di 38 milioni di euro. Lui e Alex Lin, il business man cinese che si è riaffacciato in tempi recentissimi sia in Comune che a Cormano, potrebbero aver dato vita alla cordata in grado di soddisfare le richieste del patron di Canosa, ma non ne sarebbero gli unici componenti: più in generale Aliberti sarebbe interessato a entrare a far parte del mondo Lecco, con questa o con una proprietà subentrante. E da quello stesso mondo filtra ottimismo in merito alla possibile realizzazione della compravendita in tempi stretti e il motivo è anche abbastanza banale: Di Nunno ha già manifestato l’intenzione di dividersi – quantomeno – la spesa per la scadenza del prossimo 16 maggio relativamente a Iva, contributi Inps e Irpef per i sostituti d’imposta.

E il fondo svizzero-texano che fa capo a Jamie Welch? Da quel fronte emerge solamente un progressivo raffreddamento dell’interesse, fino allo stallo del quale raccontiamo ormai da qualche settimana: la continua e lecita richiesta di documenti ha indispettito l’attuale proprietà bluceleste, ma più in generale sembra essere scemata una convinzione verso l’acquisizione che era ben marcata il giorno dell’incontro avvenuto al “Rigamonti-Ceppi” e documentato in esclusiva da lcnsport.it. L’impressione è che la differenza di approccio – molto analitico sotto la bandiera a stelle e strisce, decisamente meno sotto quella italiana – abbia nel tempo scavato il solco che distanza le due parti e che ha permesso il recupero dell’altra cordata. Un intrigo, quello nelle mani di Di Nunno, verso la sua soluzione o uno sviluppo che complicherà le ulteriormente cose?

