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Lin-Aliberti: lunedì riparte l’assalto a Di Nunno

Il patron Paolo Leonardo Di Nunno continua a dialogare informalmente con le altre parti, nel frattempo impegnate in una “battaglia” che è anche legata alla volubilità dell’amministratore delegato bluceleste

Alex Lin con la famiglia Di Nunno BONACINA/LCN SPORT
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Anche Alex Lin ha tirato la giacchetta a Paolo Leonardo Di Nunno. Parlando ai colleghi de La Provincia di Lecco il business man cinese ha confermato quanto rivelato nei giorni scorsi da lcnsport.it, ovvero che i suoi incontri con l’amministratore delegato bluceleste sono proseguiti con cadenza giornaliera, dilungandosi sul tema del proprio impegno istituzionale volto a legare la Cina con l’Italia. Il fine settimana è stato sin qui – e sarà ancora – interlocutorio, mentre nei prossimi giorni è prevista la nuova offensiva dello stesso Lin Xiaokei e dell’imprenditore campano Aniello Aliberti: tra l’altro i due avrebbero avuto un nuovo contatto durante le ultime ore volto a provare a ricomporre un rapporto partito a braccetto e proseguito su strade parallele dopo l’abboccamento iniziale. L’idea del rappresentante di Confindustria è ormai arcinota: sondare il territorio per provare a trovare dei partner in grado di sostenere la prossima avventura in Serie C, notoriamente fatta di tanta spesa e poca resa. Un concetto anche Lin ha ripreso tra le dichiarazioni rilasciate poche ore fa. Certo, i due – e gli altri prima di loro – devono fare i conti con volubilità e pressapochismo, non esattamente due fattori in grado di velocizzare la risoluzione di un rebus al solito molto complesso.

Il patron Di Nunno è finito nel fuoco incrociato che riguarda più parti della piazza lecchese, per la gran parte non intenzionata a perdonargli anni di sparate a zero sulla città che l’ha accolto e a tratti pure osannato, arrivando anche a consegnargli benemerenza – assegnata in via generale alla Calcio Lecco 1912 – e premio individuale in occasione di Lecco-Bari. Sembra roba di una vita fa, ma da lì a poco l’imprenditore pugliese ha iniziato la propria guerra dialettica con il resto dell’ambiente bluceleste: per quanto tra le mura domestiche incontri la voglia di non lasciare il giocattolo ad altri, continuare sulla linea della strenua resistenza vorrebbe dire continuare a giocare con il fuoco. E il tempo scorre inesorabile.

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