Il passaggio formale è avvenuto: il Lecco è nelle mani della famiglia Aliberti. Il Cda sarà composto da Aniello, dal fratello Michele e dal figlio Francesco, mentre le quote sono state messe nella Alefra Srl, holding di famiglia che contiene IMD Group – 38 milioni di fatturato nel 2023 – e permette di gestire gli immobili di proprietà e in leasing. Al di là delle formalità in questione, il focus si è sin da subito spostato sui prossimi passi: «Dovremo correre, i tempi sono abbastanza stretti per pensare alla squadra e all’organizzazione. Abbiamo dei contatti con direttore sportivo e allenatore: dovranno confermare la loro disponibilità, ma non escludo la permanenza di Malgrati. Dobbiamo fare le nostre valutazioni, è mio abitudine partire da chi già c’è: sono persone che ho incontrato e salutato, ma è finita lì. L’unica figura assente è quella del direttore sportivo e quello è il primo granello di sabbia da mettere: lui deve scegliere l’allenatore, in primis, e comporre la squadra»: il virgolettato è del futuro presidente Aniello Aliberti, che ha fatto capire di essere già in fase operativa prima del passaggio di proprietà.
L’incontro con Malgrati, il nome di Foresti
Malgrati – e allo stato attuale pure Foschi – ha un contratto fino al 30 giugno 2025 ma con la qualifica di vice allenatore, tanto che la cosa gli è recentemente costata due mesi di stop e una multa per aver operato da capo allenatore senza averne le credenziali. Cosa che, com’è noto, avverrà a breve: l’esame orale che chiude il corso Uefa A è stato sostenuto, di conseguenza si è in attesa dell’abilitazione vera e propria. Nota a margine: anche tre apprezzati ex come Carlos Clay França, Francesco Bolzoni e Lino Marzorati hanno iniziato la prima settimana di studio a Coverciano per ottenere la medesima Licenza. Per quanto riguarda Malgrati, secondo quanto raccolto da lcnsport.it in serata dovrebbe andare in scena un incontro proprio con Aliberti, primo contatto tra l’allenatore e la nuova proprietà.
Spostandosi sul tema dirigenza, l’indiscrezione di giornata porta al profilo di Diego Foresti, imprenditore bergamasco classe 1971 ed ex direttore generale del Catanzaro – ma pure del Como nel 2016 – che ha appena rescisso il proprio contratto da poco ed è inseguito da un Catania che vuole fare le cose in grandissimo. È iscritto nell’Elenco Speciale dei Direttori Sportivi della Figc, di conseguenza potrebbe mantenere entrambe le cariche in caso di necessità; negli anni, lo ricordiamo, la famiglia Di Nunno più volte ha comunicato il nome del segretario generale Nicodemo Cecconi – a sua volta iscritto – in sede di trasmissione della documentazione.

Stando alle parole di Aliberti, non dovrebbe passare troppo tempo dalla firma dell’atto notarile alle prime decisioni, ma nei prossimi giorni dovrà intensificare i contatti con chi è già proprietario di un accordo con la società bluceleste e non è prossimo alla scadenza. Giocatori compresi, s’intende, perché da più parti si racconta della loro voglia d’incontrare il nuovo proprietario per capirne le volontà: Il «voglio una squadra che non galleggi ma sia ambiziosa: il calcio non è una scienza esatta, non andremo al risparmio ma non faremo spese folli» sicuramente avrà fatto piacere.



















