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Un punto e mezzo a partita, due promozioni e una retrocessione: le pillole della gestione Di Nunno

L’ormai ex patron bluceleste ha conquistato due promozioni e incassato una retrocessione durante i sette anni di gestione della Calcio Lecco 1912

Paolo Leonardo Di Nunno BONACINA/LCN SPORT
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Sono passati pochi giorni dalla cessione della Calcio Lecco 1912. La società bluceleste è passata dalla famiglia Di Nunno ad Alefra Srl, cassaforte della famiglia capeggiata da Aniello Aliberti. Mentre si aspetta la nuova settimana per capire se matureranno in breve i tempi per qualche cambiamento nell’organigramma, non c’è miglior occasione per fare il bilancio dei sette anni passati sotto la gestione pugliese-milanese. Un settennato che rappresenta una vera e propria giostra di emozioni e risultati, contraddistinti da un disastro comunicativo che si è ciclicamente presentato alle porte. Di certo c’è ben poco anonimato dentro questo lungo periodo: tolta la stagione 2017/2018, quella del debutto della nuova proprietà che comunque aveva allestito una squadra sulla carta molto competitiva, sono sempre uscite stagioni con un finale o dei passaggi da ricordare. La Serie D 2018/2019 è stata quella del dominio totale del gruppo guidato da Gaburro, il primo giro in Serie C ha portato alla sofferta salvezza diretta anche grazie all’avvento del Covid-19, i due anni seguenti hanno regalato risultati importanti come il 7-0 complessivo sul Como e il doppio piazzamento nei play off, il 2022/2023 è quello del miracolo Serie B contro ogni pronostico, la cadetteria 2023/2024 ci ha regalato una mesta retrocessione e il crollo del gradimento del patron Di Nunno per le scellerate uscite che ben ricordiamo.

Le pillole statistiche raccolte da Lanfredo Birelli ci raccontano di una media punti da 1,5 a gara, frutto di dieci diverse gestioni tecniche – undici se consideriamo la doppietta di Tacchinardi – e centinaia di giocatori alternati nelle varie rose visto il continuo ricambio operato all’ombra del Resegone. Di Nunno lascia in dote due coppe e un buon numero di contratti, oltre ai lavori commissionati ed eseguiti per il miglioramento del “Rigamonti-Ceppi”.

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