Quella di giovedì 27 giugno è una giornata a forti tinte blucelesti per la nuova proprietà della Calcio Lecco 1912. I primi passi verso la stagione 2024/2025 sono stati fatti: nessun annuncio ufficiale fino a questo momento, un po’ per questioni di vincolo contrattuale e un po’ per la necessità d’incaricare una nuova figura addetta alla comunicazione dopo l’addio della famiglia Di Nunno, ma l’ingaggio del diesse Antonio Minadeo è stato fondamentalmente ufficializzato dal vicepresidente Francesco Aliberti e l’indiscrezione rilanciata in esclusiva da lcnsport.it in merito alla stretta per il tecnico Francesco Baldini ha avuto notevole seguito e conferme da vari fronti.
Per quanto riguarda la questione direttore generale, l’unico nome circolato in questi giorni è quello relativo all’ex Lucchese, fra le altre, Giuseppe Mangiarano: braccio destro di Massimiliano Mirabelli ai tempi di Inter prima e Milan poi, è svincolato dopo l’anticipata conclusione dell’avventura toscana e libero di raccogliere una nuova proposta senza dover formalmente aspettare il 1° luglio. Il professionista ha lavorato con Baldini ai tempi di Trapani, nel corso della complessa stagione 2019-2020.

La conferenza della famiglia Aliberti
In coda a una giornata fatta di appuntamenti legati al tema Lecco, gli esponenti della famiglia Aliberti compariranno per la prima volta davanti a telecamere, microfoni, taccuini e chi più ne ha più ne metta nel tardo pomeriggio odierno: al momento della convocazione, avvenuta nel primo pomeriggio di mercoledì, non è stato reso noto l’oggetto della medesima conferenza, ma tutti gli elementi vanno verso una sorta di première della stagione che sarà. Una volta completati i quadri societari sarà tempo di mettere a punto la squadra 2024/2025: filtrano le prime voci di mercato, alcune corrispondenti al vero come quelle che riguardano Buso e il Pisa, ma allo stato attuale non si è andati in profondità anche con coloro che sono già dotati di un contratto per la prossima annata; il Lecco dovrebbe venir ringiovanito, ma non per questo diventare una squadra dall’età media particolarmente bassa, scendendo rispetto ai 26,76 che rappresentano l’età media dell’ultima rosa retrocessa dalla Serie B.




















