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Interviste | Baldini: «La squadra era ed è sulla strada giusta». Celjak: «Rigore? Non c’era». Santoni: «Polli su una rimessa»

I blucelesti tornano alla vittoria, ancora una volta in casa: segna Celjak, pareggia Attys su rigore che non c’è, la decide Ilari al 92′ con una pregevole giocata in area

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Tempo di lettura 7 minuti

Il Lecco torna alla vittoria. Strameritata, senza “se” e senza “ma”. I blucelesti dominano in lungo e in largo il primo tempo con la Triestina, andando in vantaggio grazie al subentrato Celjak e facendosi raggiungere grazie a un generosissimo rigore trasformato da Attys dopo la chiamata di Grasso. A inizio ripresa Sipos manca il 2-1 dal cuore dell’area piccola, a metà Furlan deve compiere l’unico intervento difficile della sua gara e alla fine la giocata individuale di Ilari regala la seconda gioia stagionale alla squadra di mister Baldini.

Lecco 2-1 Triestina, l’intervista di mister Francesco Baldini

Mister, un’ora di bel Lecco con Kritta e Louakima con troppi gol sbagliati. La vittoria incornicia tutto, il Lecco c’è:
«Avevo chiesto un po’ di pazienza, sapevo che la squadra fosse sulla squadra giusta e avevo visto dei passi in avanti con il Novara pur senza gol. I ragazzi hanno capito che tutti possono avere una chance, a loro avevo detto che ci sarebbe stato bisogno di tutti e tutti si sono fatti trovare pronti. Sono particolarmente contento per Celjak, abbiamo rischiato ed è stato bravo; Frigerio ha finito con la spalla dolorante, se pensiamo a chi è entrato e viene dalla Serie D… Louakima ha capito ieri che averebbe avuto la sua chance, mi dispiace che non abbia fatto gol. Mi preoccupano gli infortunati, ma se questo è lo spirito… Ho a disposizione una banda di ragazzoni pronti, con i giovani ci vuole un po’ più di pazienza».

Praticamente un 3-5-2:
«Abbiamo coperto più le fasce, Lepore e Louakima hanno caratteristiche che combaciano alla perfezione. A prescindere dai moduli, mi piace la squadra dinamica: ha capito, e ci è voluto del tempo, che può giocare anche a calcio. Stiamo cercando di migliorare le caratteristiche di tutti, ma il merito della prestazione va ai ragazzi: non sono parole che si dicono, ma li ho visti lavorare e sono contento che abbiano fatto questa prestazione con la vittoria ottenuta nel finale. È una vittoria che ci farà bene, molto bene».

Unica nota stonata: Sipos. Zuberek altro tipo di giocatore:
«Possono giocare insieme, con Sipos dobbiamo avere ulteriore pazienza perchè ha rotto il crociato e deve prendere ulteriore confidenza. Qui abbiamo il sintetico e le articolazioni sono più a rischio. In fase di non possesso ha fatto un ottimo lavoro, con me a Catania in pochissime ha partite ha fatto 7-8 gol e so che li ha nei piedi. Vale per lui e per Galeandro, che ha speso tantissimo. La squadra si sta mentalizzando».

Il protagonista assoluto è Ilari. Si parla tanto di Ionita, ma lui è passato inosservato:
«Il giorno che mi ha chiamato il Lecco e mi ha presentato la lista dei giocatori sotto contratto, il primo che ho voluto tenere è stato Ilari. Giocatore molto intelligente, che ha fatto una carriera meno importanti di quella che avrebbe dovuto fare perché ha la testa che frulla e con una caratteristica così al 99% si sta in altre categorie. Con Galli fuori l’ho messo davanti alla difesa e poi l’ho spostato di nuovo perché abbiamo perso qualcosa togliendolo dal suo ruolo naturale. È un diesel, ha margini di crescita a livello fisico».

Siete un po’ corti dietro:
«Quando mi parlavate dei centrocampisti, ero più preoccupato per la difesa. Mi dispiace aver perso Marrone e oggi dobbiamo ringraziare Celjak perchè era in programma il suo ingresso a 10′ dalla fine con l’avanzata di Lepore: riperdiamo un giocatore importante, ho Stanga che può fare il centrale e poi m’inventerò qualcosa. Non penso che recupereremo Luca, ha sentito fastidio alla coscia. Dovrebbe rientrare Beghetto, Lepore ha avuto un fastidio al tendine, con Galli stiamo lavorando sulla testa perché un generoso che spende tantissimo a livello mentale e a oggi è una sostituzione sicura. Abbiamo da vedere bene Mendoza, Gunduz e Rocco, con la diverse possibilità di schieramento».

Stanga entrato benissimo:
«Sì, ha corsa e gamba. L’abbiamo perso per tutto il ritiro: può fare il terzino e il centrale, oggi ha debuttato con me ma veniva da un infortunio serio. Portafortuna? Sì… (ride, ndr)».

Kritta migliore in campo:
«Prestazione importante, se consideriamo che l’anno scorso ha fatto tutti i ruoli meno che il terzino sinistro in Serie D. Mi dà la soluzione di stare più alto, ha caratteristiche offensive: è migliorato tanto nella fase di non possesso, non deve mollare di un centimetro ma si è meritato questa prestazione».

Galli, una delle migliori partite in bluceleste:
«Sì, si è sentita la mancanza. Lo stimo in maniera importante, sono convinto che sappia giocare ancora meglio rispetto a stasera ma la testa fa la differenza. Tiene al Lecco in maniera incredibile, ma deve capire che chi fa, sbaglia e io non andrò a dire nulla a uno che fa: stiamo lavorando per allungare il minutaggio».

La chiave: un Lecco di gamba.
«La scelta di Louakima nasce da quello, come quella di Kritta nonostante qualche problemino per Beghetto. La Triestina ha sempre sofferto le ripartenze».

Lecco 2-1 Triestina, l’intervista di Vedran Celjak

Vedran, un rientro così non te lo sognavi:
«È stato bello, mi dispiace per Luca che si è fatto male e mi ha sorpreso la cosa. Non ero nemmeno mentalmente pronto a giocare così tanto. Il rigore? Anche parlando con il giocatore avversario ci ha fatto capire che non è successo niente: contrasto normale, si poteva evitare. Per me non c’era».

Il Lecco è sempre in quei nomi:
«Sono tutti giocatori forti, bravi ragazzi che stanno bene insieme e stanno qua da tanto tempo. Diamo la linea? Sì, ai nuovi facciamo capire come funziona. In tutte le squadre è così con i ‘vecchi’».

Dovrai tornare subito in campo:
«Proverò a recuperare per essere pronto come tutti. Come mi sono sentito? Stavo iniziando a stare meglio e sono tornato molto indietro con l’infortunio».

La differenza tra Serie B e C come centrale:
«La Serie B ha un livello più alto, sicuramente; dieci anni fa era diverso, la differenza è parecchia. Sinceramente in Serie B si gioca di più, un difensore bravo con la palla tra i piedi è più bravo lì che in Serie C».

Lecco 2-1 Triestina, l’intervista di mister Michele Santoni

Mister, non è decisamente il vostro momento. Nel secondo tempo siete cresciuti:
«Partita 50/50, non bellissima con occasioni da una parte e dall’altra. Quando eravamo sotto controllo è arrivata la doccia fredda, è il sintomo di questa fase che ci porta a prendere dei contraccolpi e a finire all’angolo. Il pareggio era il risultato più giusto».

Hai visto la grinta che ti aspettavi?
«Ho visto gente fare più duelli rispetto al solito. Tatticamente avevamo dei problemi sulla fascia destra, nel secondo tempo abbiamo avuto le cose più sotto controllo. I giocatori arrivati per farci fare una partita più maschia non avevano i 90′ nelle gambe. Nel momento in cui sembrava stessimo meglio siamo stati polli su una rimessa laterale. Dovrò capire come dare fiducia a questi ragazzi, che sotto il punto di vista dell’impegno hanno dato tutto».

Stai continuando a provare ed è un dramma:
«Non è quello che mi aspettavo, sicuramente, quando abbiamo deciso di lavorare insieme. Non lo posso cambiare, posso solo lavorare e portare i giocatori in condizione sperando che la giustizia sportiva ci dia una mano con Olivieri davanti».

Avete fatto un buono spezzone:
«Il calcio per la gran parte è una questione mentale, in questo momento non eccelliamo a livello di fiducia. A inizio secondo tempo abbiamo ricominciato a essere la squadra che vogliamo essere, ma una piccola distrazione ci ributta nell’angolo: dobbiamo avere la capacità di rialzarci e di continuare a giocare a calcio, quello che sappiamo fare. Non possiamo continuare a piangerci addosso».

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