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Il Lecco ritorna subito in campo, Baldini: «Arzignano la partita più importante. Occhio alle marcature». Serve la conta per la formazione

Il tecnico dovrà certamente fare a meno di più di un pezzo importante della rosa, falcidiata dalle assenze al termine di Lecco-Triestina

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Tempo di lettura 3 minuti

Il capitolo sei è già qui. Incassata l’emozionante vittoria con la Triestina, il Lecco di Baldini è già a un passo dal ritorno in campo: avversario di turno, sempre al “Rigamonti-Ceppi”, sarà l’Arzignano Valchiampo – 1-0 al 90′ contro la Clodiense – che ha appena ottenuto il primo successo stagionale dopo una partenza a dir poco rallentata e ha tutta l’intenzione di portarsi via qualcosa anche dalla trasferta lecchese. Per l’allenatore toscano ci sarà da fare letteralmente la conta: come spiegato durante “Il Blu e il Celeste” di lunedì sera e nella puntata odierna di “Diario 1912”, vari pezzi importanti della rosa dovranno rimanere ai box almeno per questo appuntamento.

Verso Lecco-Arzignano Valchiampo, l’intervista alla vigilia di mister Francesco Baldini

Mister, difficile confermare una bella prestazione:
«Mi aspetto, e l’ho detto ai ragazzi, che questa sia la partita più importante fatta finora. L’Arzignano fa dell’umiltà la propria forza e queste squadre mi preoccupano sempre: dobbiamo dare continuità a quanto fatto, rimanendo concentrati e approcciando nella maniera giusta. Proveremo a fare dei passi in avanti sotto il profilo del gioco e della mentalità: vedere il rientro di Frigerio con la spalla lussata… Sono segnali importanti, senza di lui non avremmo giocato».

Devi fare la conta dei giocatori:
«Abbiamo perso per un lungo periodo di Marrone per l’ennesimo scontro con un fallo non sanzionato, Di Gesù non sarà a disposizione: facciamo la conta sui recuperabili, Lepore, Beghetto… Sono questi i giocatori sui quali devo ragionare. Non dovesse succedere, abbiamo i nostri ragazzotti terribili: sapevamo di aver bisogno di tutti quanti, magari domani toccherà a qualcun altro».

Cosa pensa di Dore?
«Magari giochiamo a quattro e la faccio contento (ride, ndr). Gli ho dimostrato stima sin dall’inizio, è entrato in tutti i momenti difficili compresa la gara con la Triestina. L’ho a disposizione, fermo restando che senza Frigerio avrei a disposizione solo Ceola oltre a Gunduz adattato. Tutore per Frigerio? È una possibilità, mentre Di Gesù ha un affaticamento curabile in 15 giorni e non lo rischiamo per perderlo 2 mesi».

Per i giovani c’è il rischio di passaggio a vuoto:
«Gli dirò questo, che la prima partita è sempre facile e che il difficile è riconfermarsi. Con i ragazzi bisogna avere un tatto particolare, capire quando è il momento “on” e quando vanno fatti rifiatare. Ho Stanga, anche, come terzino o centrale».

L’Arzignano ha la peggior difesa, ma nell’ultima non ha subito gol:
«Nelle ultime due ha schierato una difesa a cinque, secondo me nell’ultima partita sono stati più compatti e si vede il lavoro dell’allenatore. Sono concentrato sulla mia squadra».

L’Arzignano ha una marcatura molto energica sulle palle inattive:
«Con Var o senza Var sono due sport diversi, loro in area fatto un po’ di lotta libera sulle palle inattive. Noi marchiamo a zona sugli angoli e non andiamo a contatto con l’uomo, l’Arzignano in tutte le partite ha fatto la lotta in area. Se l’arbitro ha visto un rigore tra quaranta gambe e poi non vede determinate trattenute… In Arzignano-Paova l’arbitro guarda tutto e poi non fischia, noi non abbiamo preso un rigore netto con la Triestina ma ne manca anche uno con il Novara, sempre parlando di trattenute: dev’esserci un metro di giudizio equo».

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