È stato un inizio diesel, quello del Lecco. E tra coloro che hanno vissuto una partenza di questo genere c’è anche Giorgio Galli: freno a mano tirato fino a Lecco-Triestina, poi un’ottima gara con i giuliani e una comunque sugli scudi al cospetto di un Arzignano Valchiampo che ha dato parecchio filo da torcere grazie a un’uscita dai blocchi bruciante. Il finale, per fortuna, è stato ben diverso rispetto a quanto visto nei primi 45′ e le Aquile potranno partire per Vercelli, cosa che avverrà in giornata, dopo aver fatto un bel pieno di energie positive: la gara del “Piola” va tutto meno che sottovalutata, perché le bianche casacche avranno pur perso quattro partite di fila ma la prestazione offerta nel derby di Novara è stata di ottimo livello, soprattutto nel primo tempo. Il primo undici di mister Cannavaro è di quelli non banali, ma nelle rotazioni i piemontesi hanno lasciato più qualcosa per strada: antenne dritte, in ogni caso, per Baldini&Co.
Situazione infortunati: Di Gesù, Lepore e Marrone non saranno sicuramente della partita, mentre sul caso di Frigerio (lussazione alla spalla) verranno fatte delle valutazioni da qui a domani sera per capire se sarà spendibile nel corso dei novanta e oltre minuti.
Verso Pro Vercelli-Lecco: l’intervista di Giorgio Galli alla vigilia
Quali sono le vostre condizioni fisiche dopo il miniciclo?
«A livello fisico diventa difficile recuperare in due giorni, abbiamo qualche assenza importante. Chi andrà in campo dovrà farsi trovare pronto. Anche la Pro Vercelli arriva da un periodo non facilissimo con quattro sconfitte di fila. Dobbiamo essere bravi a non fargli ritrovare entusiasmo e non dargli modo di uscirne».
Galli e Ilari sono sempre vicini in campo:
«Carlo è un grande giocatore, molto intelligente, sa come stare in campo in qualsiasi momento ed è facile giocare con lui. Gli piace di più attaccare l’area, ha il vizio del gol, quindi sappiamo come bilanciarci a vicenda in un centrocampo a due, ma che sia a due o a tre con lui mi trovo bene a prescindere. Viene a legare il gioco, si inserisce, è un giocatore completo».
Ci sono delle somiglianze con l’anno della promozione?
«Sicuramente è presto, in quell’annata abbiamo avuto difficoltà iniziali con il cambio di allenatore, ma posso dire che si sta creando un bel gruppo, un bel clima nello spogliatoio. Siamo uniti e remiamo tutti dalla stessa parte, e questa cosa può sicuramente migliorare con il tempo».
Cosa manca per lottare per i primi posti?
«Parlare di posizioni in questo momento è un po’ prematuro, abbiamo iniziato il campionato e da parte nostra cerchiamo di fare il meglio possibile. Poi più avanti tireremo le somme. Siamo un gruppo relativamente nuovo, con il tempo le risposte arriveranno da sole».
Un giudizio al tuo inizio di stagione:
«Nelle prime due-tre partite ero un po’ più contratto, ma come tutti penso, forse più per la paura di non ottenere il risultato che per il pensiero della prestazione. Poi il mister mi ha aiutato a liberarmi dal punto di vista mentale, nelle ultime due gare mi sono reso conto che ho giocato più libero e sereno, quindi le prestazioni sono arrivate».
Matteo Bonacina
Benedetta Panzeri
