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Pagelle | Il Lecco gioca, il Renate è cinico: la differenza è tutta nella cattiveria. Gli errori pesano, anche quello dell’arbitro

Il portiere ospita alza il muro di fronte all’avanzata bluceleste, a tratti bella da vedere ma alla fine non efficace. Sul raddoppio di Mazzaroppi c’è una spinta evidente di Bocalon

Nobile mura Galeandro BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Calcio Lecco 1912 5: fino allo 0-2 la prova è di buona fattura, con combinazioni che riescono talvolta con facilità. Ma, ed è un “ma” di quelli giganti, il calcio è fatto anche di altro: sangue agli occhi e cattiveria, tanto per cominciare. E di questo la squadra ha parecchio difettato: sta tutto lì, senza appellarsi a fortuna, sfortuna ed errori arbitrali che anche stavolta ci sono.

Furlan 6,5: para il parabile, di nuovo. Prende due gol senza poter replicare.

Stanga 5,5: quello di terzino di spinta non è esattamente il suo ruolo, cerca di metterci tutto l’impegno possibile ma le caratteristiche sono altre.

(dal 58’ Louakima 5,5: ingresso abbastanza anonimo).

Celjak 5,5: ancora lontano dalla condizione migliore, lo dimostrano i duelli aerei che lo vedono soffrire con Plescia prima e Bocalon poi. 

Battistini 6: come a Vercelli, quello che dà l’idea di passarsela meglio dal punto di vista psicofisico. Va anche in gol, ma il fuorigioco è netto.

Kritta 6: primo tempo di livello, Anghileri deve spesso prendergli la targa. Nella ripresa la musica cambia e non riesce a sprigionare la sua energia.

Frigerio 5: c’è il problema alla spalla e ok, ma la sua gara è solo in salita. Da un suo errore nasce lo 0-1.

(dal 46’ Rocco 5,5: da un suo tiro nasce l’occasione gigantesca sprecata da Sipos, ma è l’unico lampo).

Galli 6: sfortunatissimo sul gol di Vassallo, disputa comunque una prima frazione gagliarda nelle due fasi. Cala alla distanza.

(dal 76’ Gunduz sv).

Ionita 6,5: altra tecnica e altra visione di gioco, pur essendo l’ultimo arrivato è quello più in palla del gruppo.

(dal 73’ Tordini sv).

Ilari 6: offensivamente disputa una gara interessante – palo e non solo – difensivamente si può fare meglio ma ha tanto campo da coprire in ripiegamento.

Sipos 5: riempie l’area e aiuta la squadra, ma quello che si mangia a un metro dalla porta (libera) grida vendetta e condiziona la gara.

(dal 58’ st Zuberek 6: mobile e sul pezzo, per quanto non cambi lo status quo della gara).

Galeandro 5,5: al solito ci mette tanto sbattimento nelle due fasi, sul destro ha la palla dell’1-1 ma la spara addosso a Nobile. Come per Sipos, si parla di errore determinante.

All. Baldini 5,5: partita preparata bene, anche il gol subito a freddo non cambia lo spartito e il suo Lecco meriterebbe bel altro. Ma deve tirar fuori la cattiveria agonistica da questo gruppo: è l’ultimo fattore che manca per fare il salto di qualità decisivo. I cambi danno poco.

Renate 6,5: tre tiri, due gol e l’occasionissima sprecata da Bocalon. Poi ci sono le parate di Nobile e la Dea Bendata che battezza il suo lato preferito. Ma chi vince ha sempre ragione. Al portiere va il premio di migliore in campo.

Nobile 7; Anghileri 5,5, Spedalieri 6,5, Auriletto 6,5, Riviera 6; Delcarro 6,5, Vassallo 6,5 (90+3’ Ciarmoli sv), Siega 6 (84’ Pellizzari sv); Egharevba 6,5 (57’ Mazzaroppi 7), Plescia 6 (57’ Bocalon 5,5), Di Nolfo 6. All. Foschi 6,5.

Arbitro sig. Andreano di Prato 5,5: forse nessuno se n’è accorto, ma sul raddoppio di Mazzaroppi c’è una spinta abbastanza plateale di Bocalon ai danni di Battistini. Magari ora staremmo parlando di altro, per quanto la partita sia sembrata stregata. O magari no.

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