Vercelli un passaggio a vuoto, con il Renate troppi gli errori sottoporta, Busto Arsizio decisamente e definitivamente preoccupante. Detto che ogni sconfitta va presa con il giusto rispetto perché sottolinea le aree di miglioramento, quella uscita dallo “Speroni” con la Pro Patria deve imporre delle riflessioni ancor più profonde: per l’ennesima volta il Lecco si è fatto recuperare da una situazione di vantaggio, la quinta in nove partite di campionato. La questione è oltremodo seria va presa di petto. Da corta e compatta, diciamo pure brutta ma sempre a punti, la squadra è diventata lunga e facilmente perforabile: 9 gol in 4 partite che non si giustificano con la sola mancanza di Luca Marrone per infortunio anche perché la gran parte delle marcature altrui arrivano da situazione di palla inattiva. I passi falsi – e periodi come questi – hanno sempre delle concause: un po’ la forma fisica, un po’ la scarsa tenuta mentale, un po’ l’accontentarsi dopo aver trovato la via del gol, di sicuro Baldini e il resto dello staff hanno delle colpe ma diventa difficile imputare qualcosa al manico quando si falliscono occasioni da gol clamorose. Sommando le cose ne esce un risultato: quella che abbiamo sotto gli occhi non è ancora un Squadra come, giusto per rimanere vicini del tempo, lo è una Pro Patria consapevole di dover sopperire ai limiti tecnici con altre qualità.
Il salto indietro nella storia
Togliendo l’ultima annata di Serie B, per incrociare un filotto negativo del genere bisogna tornare al 2021: come ricostruito da Lanfredo Birelli, tra il 7 e 28 novembre il Lecco perse quattro gare consecutive con Juventus U23 e Sudtirol, con tanto di passaggio di guida tecnica dalle mani di Zironelli a quelle di De Paola. Come sempre accade in questi casi, una fetta crescente della piazza sta chiedendo l’esonero di Baldini: a Busto la panchina non ha traballato, ma è pure evidente che una flessione di questo tipo porti a mettere sotto osservazione tutta l’area tecnica e quella con la Pergolettese sarà una di quelle sfide potenzialmente cruciali. Sotto contratto – ma è da vice allenatore – c’è ancora mister Andrea Malgrati, ma questa scelta di certo non farebbe fare i salti di gioia a parte dello spogliatoio. E d’altro canto il peso a bilancio dei cinque membri dello staff tecnico un ragionamento in più l’ha fatto e lo farà fare.
Tra indiscrezioni e supposizioni si fa strada una certezza. 2.833 spettatori per Lecco-Renate, in 331 nel settore di Busto Arsizio, un coro non da interpretare dopo il triplice fischio («Tirate fuori i co…»): la terza tifoseria del girone A non ha minimamente intenzione di rimanere dentro questo status quo legato all’anonimato e perderla per strada sarebbe un peccato capitale.



















