Il Lecco ha cambiato in panchina. Mister Gennaro Volpe è il nuovo capo allenatore dopo l’esonero di Francesco Baldini e del suo staff: e proprio la nuova area dei collaboratori più stretti potrebbe cambiare nel tempo rispetto a quella che verrà ufficializzata mercoledì, poche ore prima della partita con l’Alcione Milano. Operare questa scelta è costato e costerà non due lire, sempre che l’ormai ex gruppo di lavoro non trovi una nuova sistemazione prima del prossimo 30 giugno 2026, data di naturale scadenza del contratto. A spiegarne le ragioni è stato Francesco Aliberti, vicepresidente bluceleste intervenuto attraverso i canali ufficiali della società, lasciando poi spazio al nuovo tecnico.

Aliberti Jr: «Baldini, esonero non a cuor leggero. Serviva una scossa»
«La decisione dell’esonero di mister Baldini non è stata presa a cuor leggero, si è resa necessaria per dare una scossa all’ambiente, allo spogliatoio. Mister Baldini che ringraziamo, ovviamente, per la professionalità e l’impegno dati fin dalla firma del contratto. Lui e lo staff hanno dato il massimo. Probabilmente è mancata un po’ l’amalgama tra le idee da mettere in campo. Abbiamo la terza tifoseria del girone e a livello di risultati non possiamo accettare ben quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, ma non è stato solo un ragionamento fatto sui risultati: semplicemente ci siamo accorti che la squadra poteva e può dare molto di più, in linea con quello che è l’obiettivo dichiarato dei play off, ma sappiamo tutti che questa squadra può arrivare molto più in alto e quindi questa scelta, per quanto dolorosa, ha una speranza. L’ultima decisione d’emergenza, se vogliamo, anche considerando il punto di vista economico che non è banale in queste categorie, è una scelta che purtroppo con il cuore in mano abbiamo dovuto fare per cercare di svoltare questo campionato».
Gennaro Volpe, «come si sa, non è un volto nuovo dato che ci abbiamo parlato in estate. Era uno dei due candidati possibili alla panchina. È venuto da noi a Bergamo, in azienda, a parlare. Abbiamo fatto dei colloqui e alla fine abbiamo optato per mister Baldini. Siamo rimasti in contatto, chiaramente, perché ci aveva comunque colpito positivamente. È un profilo giovane, ambizioso e comunque quando si dice profilo giovane non piace perché sembra di dire uno alle prime armi: al contrario, dopo aver smesso i panni del calciatore subito è stato arruolato come allenatore fino ad arrivare alla Prima squadra; con loro ha fatto comunque tre campionati e mezzo di altissimo livello. Ha fatto un terzo e un quarto posto, se non ricordo male. Ha fatto anche un record di punti di questa società che ricordiamo essere una realtà che ha preso in mano un certo punto dopo una retrocessione dalla B: è un parallelismo con la nostra squadra per un profilo giovane e ambizioso, anche con dei modi di fare calcio magari un po’ diversi da quelli che si vedono in Serie C. Siamo convinti di non aver fatto una scommessa tirata fuori dal cilindro, ma che possa dare quella scossa sia tattica, che atletica e di motivazione della quale i nostri ragazzi hanno bisogno».
Volpe: «Sensazioni belle e positive»
Le sensazioni di mister Volpe «sono belle e positive. Qui si respira aria di calcio. Essere venuto a Lecco per me è motivo di grande orgoglio. Sono felice di questa scelta e non vedo l’ora di iniziare. La piazza la conosco, ci sono stato da avversario tanti anni fa quando giocavo e l’ho vista comunque in tv. Questa è sempre stata una piazza dove c’era il fuoco ed è quello che poi piace a me. Chiaramente dobbiamo fare di tutto per poter rappresentare al meglio questi tifosi, perché avere una curva quella di Lecco… Ne ho viste poche in giro. Sono contento di essere arrivato qui da allenatore perché penso che sia una piazza importante, ma io mi auguro e spero di trasmettere quello che che sono io, che mi ha sempre rappresentato anche quando giocavo. Da allenatore cerco di trasmettere gli stessi valori, gli stessi principi che, al di là dell’aspetto tattico, sono quelli legati al rappresentare al meglio la società e i tifosi: se rappresentiamo il nostro tifo, nel nostro stadio sarà dura per tutti».
