Seguici

Calcio

Interviste | Bongiorni: «La vittoria porta entusiasmo e aiuta». Sipos: «Non siamo così scarsi come dicono». Cusatis: «Conoscevamo le difficoltà»

I blucelesti tornano a sorridere grazie alla convincente prestazione che regala tre punti contro l’Alcione Milano, terza forza che perde dopo sei successi di fila

Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 5 minuti

Il Lecco torna alla vittoria con l’Alcione Milano, stoppato dopo sei vittorie di fila. Stavolta, diversamente all’ultimo giro con la Pergolettese, si tratta di successo cristallino e suffragato da un quantitativo di palle gol create che in stagione non si era mai visto. Blucelesti di mister Gennaro Volpe – sostituito in panchina dal vice Massimiliano Bongiorni – in palla e aggressivi sin dal primo secondo del match, dominato in lungo e il largo soprattutto nella prima frazione: Galeandro respinto, Battistini pure sulla linea di porta, Kritta fermato solo dal palo, in mezzo la stoccata delicata di Sipos che alla fine rappresenterà il gol da tre punti. Dopo 25′ in pressing un poco meno feroce, il Lecco alla distanza si rintana nella propria trequarti e sussulta solo per il potenziale pareggio annullato per fuorigioco agli ospiti. Sofferenza moderata e tre punti in tasca: il nuovo corso tecnico debutta tra sorrisi e applausi.

Lecco 1-0 Alcione Milano, l’intervista di mister Massimiliano Bongiorni

Mister, che Lecco avete trovato sul fronte fisico?
«In un giorno e mezzo non hai sedute per poter testare la condizione fisica, abbiamo lavorato strettamente sull’aspetto dell’organizzazione cercando di non alterare determinate certezze che aveva la squadra e stimolando altre caratteristiche. La vittoria porta autostima ed entusiasmo, quello che serve ai ragazzi».

L’approccio è stato completamente diverso:
«Su questo aspetto abbiamo cercato di lavorare, dando un’impronta aggressiva alla partita perchè si trovava una squadra in salute e reduce da sei vittorie consecutive: abbiamo chiesto alla squadra di alzare i ritmi finché ne aveva e nel primo tempo l’abbiamo fatto. Nella ripresa abbiamo sofferto, ma ci stava».

Ora c’è il Vicenza:
«Bisogna cavalcare l’entusiasmo e va creato, su questo sono d’accordo. Da mister se ho più giorni per preparare la partita, soprattutto contro il Vicenza, è meglio: stasera abbiamo fatto una partita di grande intensità, c’è da vedere quanto e come riusciranno a recuperare. Troveremo una squadra fortissima, noi cercheremo di andare là e proporre il nostro calcio: dovremo arrivare a farlo, ci vorrà del tempo perché la metodologia è diversa».

Tante novità anche a livello tattico:
«Non abbiamo cambiato più di tanto, onestamente, ma abbiamo lasciato libertà di azione negli ultimi 25 metri perché abbiamo giocatori di qualità: bisogna lasciare spazio alla fantasia. Abbiamo sfruttato le fasce abbiamo queste caratteristiche, chiaro è che servirà del tempo per proporre altre cose: in un giorno e mezzo non si fa chissachè, la risposta è stata forte sotto il profilo dell’atteggiamento».

Conoscevate la squadra?
«Un po’ di partite dal vivo le avevamo viste sul video, ma al primo allenamento sono state confermate: è un bel gruppo, anche fisicamente e tecnicamente. I cambi? Il tempo è stato poco per conoscere appieno le potenzialità della rosa, per quanto la sensazione sia stata di avere delle buone qualità. Siamo contentissimi dei ragazzi che abbiamo, questa squadra può fare un bel percorso: dove potremo arrivare non lo so, ma c’è grande qualità».

Mancano vie di mezzo: tanti esperti e altrettanti alle prime armi.
«Sicuramente l’amalgama si può trovare con – sarò ripetitivo – i risultati perché ti fanno lavorare in maniera tranquilla durante la settimana: i giovani sono più soggetti a sbagliare, è una cosa logica e normale; i vecchi devono aiutarli a crescere: confido nel fatto che siano in grado di farlo. La crescita può essere veloce o più lenta in base ai risultati, ma dipende da loro perché bisogna fare dei sacrifici sposando determinate cose».

Lecco 1-0 Alcione Milano, l’intervista di Leon Sipos

Leon, una buona partita anche a livello personale:
«Nel primo tempo eravamo messi bene, con voglia di vincere senza lasciar loro un minuto. Ci sono state tante situazioni, sono contento certamente per il gol, ma la vittoria ha dimostrato che siamo una squadra forte e che possiamo fare di più».

L’intesa con Galeandro:
«È un grandissimo giocatore, abbiamo una storia similare con gli infortuni al crociato. Mi piace giocare con lui, è forte: dobbiamo migliorare tante cose, c’è spazio per imparare ma c’è tempo. Più velocemente lo facciamo e meglio è».

Tanti cross dalle fasce:
«Partita particolare, anche io non ero messo bene all’inizio. Potevo fare due o tre gol, ma alla fine va bene la vittoria importante e pensiamo alla prossima partita».

Una squadra diversa:
«Quando si cambia allenatore la situazione è particolare, forse anche da noi è venuta una cattiveria per dimostrare che non siamo così scarsi come altri dicono: c’è spazio per una storia diversa».

Lecco 1-0 Alcione Milano, l’intervista di mister Giovanni Cusatis

Mister, ti aspettavi un Lecco così?
«Conoscevamo perfettamente le difficoltà che avremmo potuto incontrare, il rammarico è per il primo tempo perché avremmo potuto avere maggiore coraggio. Il secondo mi è piaciuto, c’è stata maggiore personalità e abbiamo tenuto palla: è quello che dobbiamo fare contro squadre così forti, ma ci sta perdere a Lecco. Noi vogliamo andare sui campi per giocarcela con tutti, ma conosciamo il nostro percorso e c’è grande equilibrio dopo i risultati».

Su Piccinocchi che non sta giocando molto?
«Mario sta cercando di mettersi a posto dopo un problemino al polpaccio: devo mettere in campo i giocatori che mi danno garanzie sul fronte dell’integrità. È il capitano e sta facendo un percorso con noi da quattro anni: questa società aspetta, facciamo esordire i ragazzini e non abbiamo nessuna pressione. Non partiamo battuti, ma cerchiamo di fare le nostre cose».

Partita che certifica il vostri percorso, comunque:
«Noi sappiamo fare quel primo tempo, sappiamo di dover subire l’onda delle squadre forti e di dover rimanere in partita. Nel secondo tempo abbiamo avuto il dominio del gioco, siamo strutturati per fare quel gioco. Abbiamo 13-14 giocatori che fanno parte del nostro percorso di crescita: io mi guardo sempre dietro e mai davanti, abbiamo fatto qualcosa d’incredibile e lo sappiamo. Il Lecco è una squadra top che non sta facendo tutta questa fatica, ha spessore e valore».

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio