Ancora un prova positiva, ma il Lecco di Volpe torna da Vicenza senza punti e senza gol all’attivo. La giocata individuale di Carraro – destro chirurgico dal limite dell’area – spezza un equilibrio che pareva ormai inscalfibile, soprattutto dopo il rigore sparato nell’iperspazio da Zamparo a metà frazione. Ancora ottimi primi 45′, scalati a buoni verso l’ora di gioco e poi a sufficienti per la restante mezz’ora: un calo alla distanza che ormai è diventato consolidato e dovrà essere passato analiticamente al setaccio per trovare lì un’enorme area di miglioramento, perché su approccio e atteggiamento poco si può dire ai blucelesti, propositivi contro una corazzata che sta tenendo un ritmo decisamente sostenuto. Giù la testa e ripartire subito, senza alibi: sabato pomeriggio e la Virtus Verona sono già dietro l’angolo.
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Mister, peccato aver sprecato quell’ottimo primo tempo:
«Abbiamo dimostrato di aver personalità su un campo difficile contro una squadra fortissima. Ci sono mancati coraggio e personalità nel far male, siamo arrivati bene più volte negli ultimi 20-25 metri e bisogna migliorare su questo aspetto. Nel secondo tempo siamo calati e abbiamo subito la pressione, l’episodio ha spostato l’equilibrio della partita: peccato perché dare continuità sarebbe stato importante, ma non cambia niente in un percorso a medio-lungo termine».
Avevi chiesto coraggio e forza: li hai ottenuti.
«Fiero e orgoglioso di quello che mi stanno dando i ragazzi, per poter incidere c’è bisogno di tempo. Se siamo usciti tra gli applausi dei tifosi – che ringrazio – vuol dire che qualcosa abbiamo trasmesso: c’erano alte aspettative all’inizio, non è stato soddisfacente il percorso finora ma si può crescere».
Ancora un calo fisico:
«I dati sono abbastanza oggettivi: dopo il 60′ si cala vistosamente e su quello dobbiamo lavorarci. Le partite durano novantacinque minuti, in quello dobbiamo assolutamente crescere per avere un minutaggio che ci porti ad avere un po’ più forti».
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Marco, 60′ alla grande poi…
«Oggi abbiamo speso tanto, loro hanno fatto una buona partita e ci hanno costretto a correre tanto. Nel secondo tempo si è visto un calo obiettivo: abbiamo fatto 3 partite in una settimana, il calo è dovuto anche a questo. Peccato aver preso gol in quel momento».
Questo il centrocampo più complementare?
«Siamo tutti complementari e tutti possiamo giocare insieme. Il mister ha voluto dare continuità, ma siamo tanti centrocampisti e si fanno le scelte: con il lavoro quotidiano ne farà delle altre».
Lo prendete come un passo in avanti?
«Mezzo e sì, l’atteggiamento è stato diverso. Raggiungeremo lo step successivo quando non prenderemo gol: quando non si può vincere, non si deve perdere».
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Sulla partita:
«Partita faticosa, a volte abbiamo fatto degli errori che solitamente non commentiamo. L’attacco? Molto dinamico e mobile, anche chi è entrato: Della Morte a destra è diventato pericoloso, Rauti ha fatto un’ottima gara e nel primo tempo è stato trascinante. Zamparo è un generoso, la gara agonisticamente la fa sempre pur non essendo pulitissimo tecnicamente: questa difesa per la gran parte era in Serie B».
La gerarchia dei rigori:
«Zamparo e Morra sono i due rigoristi».
La scelta di Zonta:
«Avevamo in mente di tenere Della Morte largo e lui ci dava la possibilità di farlo senza cambiare assetto. Quando si è spostato in mezzo al campo siamo diventati più predominanti».
Talarico come sta?
«Sta bene ed era a disposizione».
Lecco molto aggressivo:
«Non ce li aspettavamo in campo così e l’avevamo preparata in due modi proprio per questo motivo: nel primo tempo ci hanno tenuti troppo dietro con gli attaccanti larghi, ma quando abbiamo messo Zonta in mezzo al campo e Della Morte largo abbiamo avuto il predominio».
Su Costa:
«Ha voluto giocare a tutti i costi nonostante un problema pesante alla schiena, la gara difensivamente è stata importante e ha messo dentro qualche pallone importante».
Tante ammonizioni:
«Anche un po’ troppo, gli altri fanno più falli di noi e ci portiamo via 5-6 ammonizioni che mi sembrano un po’ esagerate».
Il distacco dal Padova:
«Dobbiamo pensare a noi, con questa media andiamo ben oltre gli ottanta punti e questo percorso è molto positivo: sappiamo qual è il nostro obiettivo, andare in campo cercando la vittoria è un segnale molto importante. Dobbiamo stargli addosso per provare ad approfittare di un momento di calo che dovranno avere».
