
Antivigilia di Albinoleffe-Lecco. Match che sarebbe stato scorbutico già di suo, figurarsi per un Lecco che ha perso le ultime cinque gare esterne consecutive ed è uscito con le ossa rotte dallo scontro interno con il Padova. Ossa rotte e pure un centrocampista in meno, visto che per Enrico Di Gesù il 2024 sportivo potrebbe essere già finito vista la lesione muscolare rimediata nel corso del primo tempo. Rosa corta, cortissima per mister Gennaro Volpe che già deve fare i conti con assenze sicure come quelle dei vari Kritta, Marrone, Beghetto, Gunduz e difficilmente riavrà Battistini al centro della difesa. C’è poi da valutare fino in fondo tutta quella schiera di elementi che sono usciti acciaccati dall’incrocio con la capolista: ecco, dire che i manzoniani non scoppino di salute è un eufemismo.
Il 3-5-2 è replicabile?
Mister Volpe con il Padova ha forzato l’impiego del 3-5-2 dando i primi minuti della sua gestione a Luca Stanga in difesa e alzando gli esterni sulla linea dei centrocampisti. Che la scelta sia nuovamente eseguibile all’AlbinoLeffe Stadium è tutt’altro che scontato, tenendo conto del discorso fatto in precedenza: sulla carta Lepore dovrebbe traslocare a sinistra e lasciare così spazio a Louakima sulla destra, sempre che non sia costretto a scalare nel reparto difensivo, ma è il classico fare i conti senza l’oste. In mediana potrebbe rivedersi il trio Galli–Ionita–Frigerio, ma pure il mediano lecchese – a segno da quelle parti nel 2022 – è andato in panchina per onor di firma contro la capolista: c’è aria di minuti anche per Dore – a secco nel corso della nuova gestione tecnica -, ma più in generale solo in attacco sembra esserci un po’ di disponibilità in più tra i vari Sipos, Zuberek, Tordini, Rocco, Mendoza e Galeandro. Il tecnico napoletano verosimilmente non potrà nemmeno lasciare Oliva e Ceola al collega Mazzoleni per la fondamentale gara con il Lumezzane che si disputerà quasi in contemporanea: anzi, tirando le somme alla fine del discorso potrebbe esserci bisogno pure dei ragazzi della Primavera in terra bergamasca al crepuscolo di un 2024 sportivamente tragico.

