Un pari a reti bianche rompe la serie di cinque sconfitte esterne del Lecco. Zero a zero contro un’Albinoleffe rimasta in dieci intorno all’ora di gioco e che può comunque recriminare per i due pali colpiti – uno per tempo – da Astrologo e Mustacchio quando i padroni di casa erano già in inferiorità numerica. Bergamaschi che lasciano due punti, lecchesi che si creano pure i presupposti per firmare la sfangata con Rocco e Sipos. Mister Volpe si porta a casa anche le ennesime rogne a livello fisico – se non altro il problema di Louakima non dovrebbe andare oltre l’affaticamento, Frigerio è da valutare, Rocco ha accusato degli svarioni – mister Lopez può solo che dire “bravi” ai propri ragazzi per quanto fatto fino agli ultimi diciotto metri di campo: alla fin dei conti da ternersi stretti c’è solo il punticino uscito dall’Albinoleffe Stadium.
Albinoleffe 0-0 Lecco, l’intervista di mister Gennaro Volpe
Mister, vista la settimana passata…
«Voglio partire solo dagli aspetti positivi: in una partita sofferta, nella quale abbiamo fatto non bene, andiamo a casa con zero gol presi e un punto. In questo momento è una notizia confortante visto lo status fisico e mentale: perdiamo pezzi in continuazione, siamo malati, si fa fatica a correre senza palla e non riusciamo a essere continui. In casa abbiamo un atteggiamento forte, fuori – per assenze e mancanza di una mentalità forte – è un’altra questione: l’Albinoleffe ha sprecato tantissimo, poi abbiamo avuto la possibilità di fare qualcosina in più ma l’abbiamo sfruttata obiettivamente poco senza forzare le giocate e andando sugli esterni. È sinonimo di poca lucidità».
Sei soddisfatto?
«Non posso perché quello che ho visto non è quello che voglio. L’impegno è massimale in settimana e durante la partita, poi ci sono difficoltà oggettive e a far gol, ma anche a produrre gioco. Non posso essere soddisfatto, bisogna essere obiettivi e dire che ci è andata bene. Il punto fa morale e pure classifica, cerchiamo di vedere il lato positivo in una giornata che di positivo ha poco».
Tanti infortuni: non può essere un caso.
«Faccio fatica a dare una spiegazione che sia sincera e lucida, non voglio entrare in questioni che diventano sgradevoli. Per me e il mio staff avere tutte queste difficoltà… In vent’anni di calcio non ho mai vissuto una situazione del genere, da quando sono arrivato c’è gente che si ferma e si fa male a ripetizione: dare continuità al lavoro diventa veramente impossibile. Ha giocato Louakima che non ha mai giocato, Stanga è stato tra i migliori, Galli ha fatto il centrale perché abbiamo perso Billong: mettere insieme i pezzi in settimana è veramente difficile. Oggettivamente, mettere in piedi ogni volta una formazione credibile e funzionale è un’impresa: ho accettato questa sfida con un entusiasmo pazzesco e la scelta la rifarei perché l’ambiente è sano e la società seria, noi tutti speriamo di essere in grado di regalare momenti importanti. Il momento è difficile, ma a tanti pesa la testa: se giochi con l’uomo in più devi essere più lucido e meno frenetico. Anche oggi sembrava di giocare in casa, bisogna darsi la mano e capire il momento storico di questa società per arrivare a gennaio per essere supportati da un mercato che ha delle cose da fare».
L’impressione che ha dato l’Albinoleffe oggi:
«Bellissima, hanno giocatori importanti per la categoria oltre a Zoma. La squadra è organizzata e collaudata, una certezza in questa categoria».
A gennaio lavorerete per il 3-5-2?
«Ne stiamo parlando, sappiamo già quello che serve. Oggi ho riproposto il 3-5-2, l’Albinoleffe è molto brava a creare superiorità sugli esterni e ho cercato di dare più compattezza e copertura sulle fasce laterali, senza continuare a cambiare: la strada è tracciata e cerchiamo di percorrerla. Quella di Galli è stata una forzatura, ma è esperto e ha delle letture importanti: speravo mi potesse dare qualcosa in impostazione, viste le difficoltà che abbiamo anche lì».
Albinoleffe 0-0 Lecco, l’intervista di Carlo Ilari
Carlo, siete soddisfatti?
«No, assolutamente, per l’andamento della partita. Quando siamo rimasti in 10 contro 11 avremmo dovuto provare a qualcosina in più. Sicuramente il momento non è facile, ci accontentiamo del punto: non stiamo esprimendo un bel calcio, oggi siamo stati più bassi per lasciare meno spazio da coprire ai difensori. Loro in determinate situazioni ti mettono in difficoltà. Dobbiamo accettare il momento e migliorare, lavorando per portare a casa i tre punti nella prossima partita».
Poco con il pallone tra i piedi:
«In fase d’impostazione non abbiamo fatto bene, non ci sono stati gli smarcamenti e gli attaccanti hanno fatto fatica a farci salire. Non è una questione di punte, la squadra deve costruire di più per metterli nelle condizioni di fare meglio e oggi non abbiamo fatto bene».
Si parte sempre per sfondare in mezzo al posto di andare sulle fasce:
«Sicuramente anche oggi abbiamo crossato poco e niente, su quella caratteristica possiamo essere forti perché abbiamo mezzali d’inserimento – io compreso – che possono fare la differenza in quel frangente. Possiamo fare superiorità numerica in fascia non avendo giocatori fortissimi nell’uno contro uno: oggi qualche volta siamo anche arrivati in superiorità, ma a parte sulla doppia occasione non abbiamo messo dentro tanti palloni. Ci si può lavorare».
Vi date una spiegazione ai così tanti infortuni?
«Purtroppo no, ogni partita e allenamento c’è qualcosa di nuovo: difficile dare una spiegazione, va preso ogni singolo episodio. In questo momento siamo falcidiati, cerchiamo di sopperire in ruoli non nostri dandoci una mano: il valore della rosa permetterebbe di fare ben altro, sicuramente questo è un anno molto difficile e dobbiamo rimanere uniti per uscirne il prima possibile. Questo è un anno di appannamento e dobbiamo lavorare per portare a società e piazza i risultati che meritano».
Albinoleffe 0-0 Lecco, l’intervista di mister Giovanni Lopez
Mister, partita dominata al di là dei due pali:
«Sono arrabbiatissimo perchè non abbiamo vinto nonostante una partita superlativa, abbiamo dominato il Lecco in tutti i sensi. Non voglio parlare dell’arbitro, che ha preso delle decisioni sbagliando. Resta il rammarico: abbiamo prodotto sette-otto palle gol, quattro le ha avute solo Astrologo: cosa c’è da dire? Abbiamo il problema del gol, ci lavoriamo tanto e creiamo molto giocando bene. Questa partita è la storia della nostra stagione. Zoma è un giocatore di un altro pianeta: ce lo godiamo e ci fa divertire».
Forse meglio preservarsi sul secondo intervento di Parlati:
«Non sono convinto, per dieci minuti abbiamo giocato solo noi prima di calare a livello fisico. Parlati ha fatto due falli? Zoma ne ha subiti cinquanta e ho visto solo un’ammonizione. Ripeto, abbiamo proseguito a giocare bene fino a quando abbiamo avuto un normale calo fisico».
L’inversione Zoma-Mustacchio?
«Sono giocatori simili, gli do la libertà e facoltà di spostarsi sulle fasce. Ma quando lo dico io».
Partita più bella giocata?
«Ne abbiamo fatte molte tra l’anno scorso e quest’anno. Abbiamo il difetto di creare molto e non fare gol. Mi dicono sempre: “Se avessimo avuto Manconi…”, ma non ce l’abbiamo per quanto qui si ricordino dei giocatori forti».
