In casa Lecco riprendono i lavori per l’esordio del 2025 contro il Trento. Lavoro in campo e fuori, considerato che dalla mezzanotte odierna sono state riaperte le liste insieme alla finestra invernale di calciomercato. La piazza si attende parecchio da qui alla mezzanotte del 3 febbraio: nei prossimi 30 giorni ci saranno anche 5 partite e necessità che potrebbero cambiare in corso d’opera anche a causa di infortuni e imprevisti vari. Un po’ come era accaduto a ottobre quando il lungo stop di Luca Marrone portò la società a tesserare Jean-Claude Billong con la reciproca consapevolezza che si sarebbe trattato di un rapporto lavorativo con una data di scadenza fissata in dicembre 2024. Ecco perché lì in mezzo potrebbe far capolino il profilo di Simone Benedetti, esperto difensore in uscita dall’Avellino dopo sei mesi di ridotto utilizzo e al quale si sarebbe interessato anche il Latina: sei gare in totale in questa stagione, quattro da titolare delle quali tre in Coppa Italia; tra queste figura la recente sconfitta (3-0) patita sul campo della Giana Erminio nella gara secca dei quarti di finale. Biancolino non punta su lui – quarta scelta dietro Rigione, Enrici e Cionek – e Sannipoli, giovane centrocampista finito fuori dalla lista dopo l’esordio giocato da primo minuto sul campo del Picerno. Possibilità come quella che riguarda Andrea Schenetti, in uscita dalla Pro Vercelli, più che conosciuto da mister Volpe e spendibile su tutta la trequarti offensiva.
Come spiegato giorni fa durante “Dario 1912”, quella del centrocampista Sergio Maselli in forza al Giugliano è una voce che rappresenta verità, ma il giovane giocatore è stato proposto al Lecco dal procuratore più che cercato direttamente dai blucelesti: il classe 2001, infatti, sta per passare al Picerno. Sul tavolo c’è finito anche il profilo di Manuel Martic, mediano e difensore del Legnago dotato di una clausola contrattuale che gli permetterebbe di spostarsi rapidamente tra i gironi A e C nel corso di questa sessione: non a caso sono svariate le squadre accostate all’austriaco – ma di chiare origini balcaniche, croate nello specifico -, ma la prima richiesta sarebbe stata elevata. Sempre in casa dell’ultima compagine del girone B si guarda per la difesa: lì il braccetto destro è Mario Noce, 25enne di Catania che con il diesse Minadeo ha un legame stretto avendo vissuto la risalita immediata dai dilettanti e la prima, soddisfacente stagione – 6° posto finale – in Serie C sotto la gestione Donati che l’ha schierato anche largo in mediana e come braccetto sinistro. Di sicuro a queste latitudini non si vedrà Luca Barlocco: il classe ’95 nato a Merate e ancora residente in provincia, tra le opzioni per la fascia sinistra, mercoledì si è accordato con la Pro Patria fino a giugno. In casa bluceleste si vorrebbe chiudere qualche operazione prima del 5 gennaio, ma i tempi stretti non daranno una mano in tal senso.
Le richieste per i blucelesti
Il tema che ci accompagnerà con più costanza sarà quello delle uscite. Detto che la città l’ha lasciata da svariato tempo l’infortunato Teoman Gunduz – il prestito dalla Triestina si potrà ora formalmente interrompere -, quello slot nella lista dei 23 giocatori potrebbe anche occuparlo Nicolò Tondi, 17enne legato fino al 2027, visto che è stato aggregato al resto del gruppo per la preparazione invernale. In uscita perenne c’è Doudou Mangni, che in estate ha rifiutato le proposte dalla Serie D e rimane legato da sei mesi di contratto tutt’altro che leggeri; mondo della quarta serie – Ravenna, nello specifico – che si è mosso per Carlo Ilari, per ora a vuoto, e potrebbe farlo pure per riaccogliere Daniele Rocco visto l’indiscutibile status di gran protagonista della massima categoria dilettantistica. Nel vicino territorio bresciano, tra l’altro, è in corso una guerra sportiva condotta a suon di centinaia di migliaia di euro tra le varie Desenzano, Ospitaletto e Palazzolo, che devono fare i conti con Varesina e Folgore Caratese nella lotta per la promozione.

Come spiegato nei giorni scorsi attraverso il daily podcast, di sondaggi ne sono arrivati anche per Marco Frigerio (2001) – quello per il Pescara è appena diventato di dominio pubblico grazie ai colleghi di TuttoC.com -, e per Enrico Di Gesù (2002) da parte di squadre di media classifica in Serie C, Leon Sipos (2000) – 7 gol in 20 partite – e Marwane Kritta (2002), con il Catanzaro che ha chiesto informazioni già a novembre prima del rinnovo fino al 2027: l’orientamento della proprietà sarebbe quello di tenerseli tutti, considerata anche la giovane età di questo poker di giocatori.
Monte ingaggi sotto i due milioni
Intanto sono diventati pubblici i dati relativi al monte ingaggi delle 57 squadre “pure” di Serie C grazie al consueto report de “La Gazzetta dello Sport”: la parziale pulizia operata in estate ha portato la cifra sotto i 2 milioni lordi, 1.883.127 euro che tengono conto degli stipendi fissi a contratto (giocatori e tutti gli allenatori) ma non del 23% di costo aziendale (altre tasse), indennità e rimborsi spese. A questo vanno sommati i 559mila euro legati ai premi per il posizionamento nelle zone nobili della classifica: il totale – 2.441.568 euro variabili – vale il 24esimo posto nella speciale graduatoria. Alla voce entrate, raccoglie lcnsport.it, dovrebbero esserci circa 120mila euro derivanti dai premi di valorizzazione riconosciuti al Lecco dalle squadre che hanno prestato i vari giocatori: qualcosa di profondamente diverso rispetto al minutaggio del quale abbiamo parlato mesi fa.



















