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Lecco, si riparte tra volti nuovi e vecchi problemi. Volpe: «Trento forte, non parlo degli infortunati»

Il rientro in campo sarà contro un avversario ostico, reduce da 2 sconfitte di fila dopo 16 risultati utili consecutivi. Volpe avrà a disposizione tre elementi in più e si porterà dietro Tondi, ma in difesa la coperta sarà comunque corta. Iocolano ha lasciato il gruppo, niente lista dei convocati

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Tempo di lettura 4 minuti

Vigilia di primo appuntamento del 2025 per il Lecco di Volpe. Domenica pomeriggio i blucelesti riceveranno il buon Trento dell’ex Tabbiani, reduce da tre sconfitte di fila dopo un periodo di 16 risultati utili consecutivi. L’allenatore bluceleste avrà a disposizione tre elementi in più: Grassini, Marino e Polito che potrebbero dover dare sin da subito una mano a un gruppo ancora alle prese con gli infortuni soprattutto per quanto riguarda il reparto difensivo; anche per questo motivo, oltre al fatto che il mercato potrebbe regalare altre variazioni, non sarà fornito l’elenco dei convocati. Nel frattempo Simone Iocolano ha lasciato il gruppo, come da accordi, dopo qualche allenamento svolto nella sua vecchia casa. Sicuramente si rivedrà in panchina il giovane Nicolò Tondi: il centrocampista classe 2007 – contratto in vigore fino al 2027 – è stato finalmente inserito nella lista dei 23 giocatori e potrebbe avere un’opportunità in corso d’opera dopo il ritiro svolto in estate e gli allenamenti in gruppo svolti dal 28 dicembre in poi.

Verso Lecco-Trento, l’intervista alla vigilia di mister Gennaro Volpe

«Quello degli infortunati è un argomento delicato, non ho intenzione di dare un vantaggio a un avversario che ha giocatori forti, dei top di categoria con i quali ho giocato e che ho allenato: questo aspetto condiziona da tempo e sta condizionando anche il mercato».

Mister, ci sono tre volti nuovi:
«C’è un confronto quotidiano con la società, il direttore sta facendo un grande lavoro prendendo subito tre elementi. Il mercato di gennaio è difficile, le squadre si fanno a luglio ma da quaranta giorni lavoriamo con numeri ridottissimi: abbiamo bisogno di gente che abbia fame, voglia e bava alla bocca. Questi giocatori possono darci una grande mano. Grassini e Polito sono arrivati ieri e hanno fatto una parte di allenamento, Marino è arrivato invece in serata: non catapulto i giocatori in campo».

Su Polito subito in campo:
«Abbiamo accelerato delle operazioni perché c’è bisogno di giocatori: è a disposizione e dovrà darci un contributo perché nel reparto siamo veramente contati».

Guardiamola da un’altra prospettiva: c’è qualche recuperato?
«È la stessa domanda (ride, ndr). L’argomento è delicato e mi fa tanta rabbia, fatemi rimanere abbottonato».

Sul rendimento offensivo:
«Se l’attacco non segna o non segnava era tutto legato alla necessità di far arrivare i palloni: ho tante risorse, Rocco a parte. Sipos ha fatto 5 gol con me e sono tantissimi, per me è imprescindibile perché ci dà fisicità e soluzioni in area di rigore: Zuberek, Galeandro e Mendoza possono crescere, Alejandro ha un potenziale inespresso che deve valorizzare».

Punterete su più giocatori alla Grassini, esperti ma non centrali nelle squadre attuali?
«Chi è centrale viene tenuto, a gennaio la linea dev’essere questa per forza di cose. Serve chi ha motivazioni, più che il grande nome: servono voglia e spirito, con la voglia di dare la mano e sacrificarsi, chi mette la maglia del Lecco deve avere la voglia di farlo, come se fosse quella del Real Madrid. Non tutti hanno questa consapevolezza. Ripeto, a gennaio il mercato è difficile e noi puntiamo forte sulle opportunità: puntiamo su voglia di rivalsa e orgoglio».

Il Trento delle tue vecchie conoscenze:
«Pian piano stanno costruendo, tengono il profilo basso ma hanno tanti giocatori soprattutto nel reparto offensivo: possiamo raccontarci tutto quello che volete, ma i fatti e il campo stanno raccontando questa cosa. Rada è un giocatore fantastico, con Di Carmine ho giocato e so che vuole essere protagonista: bisogna stare attenti anche agli altri, hanno scelte e opzioni. Noi dobbiamo avere la voglia di risalire, qui c’è un allenatore che non molla un centimetro e chi non mi segue non può giocare nel Lecco».

Su Billong e le caratteristiche tecniche dei nuovi arrivi:
«Billong è stato un grande professionista fino all’ultimo giorno, c’era un accordo con lui da discutere prima della sosta: la scelta di separarsi è stata condivisa da me e dalla società, i termini erano quelli. Grassini è un giocatore del quale avevamo bisogno, ha gamba e motore: non gioco da tempo ma si è sempre allenato, lo conosco molto bene e Louakima starà fermo ancora a lungo. Marino è un giocatore di palleggio, che ha qualità e dinamicità. Polito si aggiunge a un reparto che è povero di risorse».

Il Trento ha perso le ultime tre:
«La sosta resetta un po’ tutto, chi fa 16 risultati utili ha dei valori importanti al di là delle ultime due sconfitte: con il Padova hanno comunque fatto una grande partita. Il Lecco ha perso 24 partite in un anno e sono veramente tante: serve sostegno da parte di tutti, con lungimiranza; penso all’Atalanta, oggi una big costruita tenendo la barra dritta: capisco il tifoso che non ha pazienza, ma se in un anno solare si registrano certi numeri, da un anno all’altro non si cambia tutto».

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