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Lecco, c’è Lumezzane bestia nera. Volpe: «Più scelte, intravediamo la normalità»

Il tecnico bluceleste può finalmente fare conto su un gruppo più profondo, tanto numericamente quanto qualitativamente: la vittoria esterna mancherà, sabato, da 440 giorni

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Ritorno a Lumezzane, là dove il Lecco manca dal 2017. Allora ne uscì un 2-2 abbastanza tragico per quelle che erano le premesse della gara, in questo caso allungherebbe ulteriormente la striscia senza vittorie esterne che sabato toccherà quota 440 giorni. Per mister Gennaro Volpe ci sarà la possibilità di operare scelte ben diverse rispetto a quelle delle gare precedenti: cinque nuovi, compresi coloro che hanno già esordito con il Trento, e altrettanti elementi recuperati dalla lista extralarge degli infortunati. E, difatti, c’è una notevole differenza tra il volto mostrato dal tecnico da un prepartita all’altro.

Verso Lumezzane-Lecco, l’intervista alla viglia di mister Gennaro Volpe

Mister, contento di poter gestire un gruppo più ampio?
«Sono contento e ringrazio la società, nessuno è rimasto passivo in questo momento di difficoltà. Ci sono giocatori nuovi che bisogna inserire in fretta e iniziamo a vedere un principio di normalità. Saranno con noi anche Di Gesù, Frigerio, Marrone, Galeandro e Furlan, seppur per un tempo frazione».

Svilupperete ancora questa squadra?
«Avevamo la necessità di non rimanere passivi in questa situazione, il direttore è stato molto bravo a cogliere le occasioni e sappiamo che manca ancora qualcosa. C’è la volontà di prendere altri elementi funzionali, resto superconvinto del fatto che il Lecco possa dire la propria e prendersi le soddisfazioni che questa stagione non ha regalato».

Ci sono giocatori esperti sul mercato e non aiuterà. Inciderà sulla rosa di domani?
«Il mercato di gennaio impone di fare delle scelte e queste vengono fatte sempre per il bene della Calcio Lecco 1912. Si cerca sempre di fare il meglio, tutte le squadre hanno il mercato da fare e noi abbiamo avuto troppe difficoltà dal punto di vista numerico per non pensare di fare queste operazioni; non potevamo rimanere fermi su questa situazione: abbiamo una linea, seguita per il bene di tutti. Non bastano soldi e budget per migliorare una squadra, nel calcio servono tante componenti tra cui la necessità di formare un gruppo che vada nella stessa direzione. Serve una serenità che questo gruppo non ha mai trovato: ci servono persone con entusiasmo e freschezza mentale per riprende un cammino mai iniziato».

Che formazione sceglierai a Lumezzane?
«Giocherà il miglior undici possibile, tutti i nuovi saranno a disposizione e deciderò in base a quello che ho visto in allenamento. Non possiamo fare troppi progetti e porci troppi obiettivi, siamo in un limbo e ci focalizziamo su ogni partita».

Come stanno i giocatori arrivati prima?
«I ragazzi sono arrivati con entusiasmo e voglia di mettersi a disposizione: qualcuno giocherà e qualcuno no, ma sono elementi pronti. Martic? È qui da pochi giorni, aggiunge fisicità, struttura e può fare più cose tra centrocampo e difesa, con buona qualità: lo userò in base alla partita. Lo scorso anno ha fatto quasi sempre il difensore centrale, quest’anno ha spesso fatto il centrocampista; per le carenze che abbiamo, lo userò da difensore».

La scossa è arrivata nel gruppo?
«Questi cambiamenti danno sempre qualcosa di diverso, anche in allenamento perché il ritmo inizia ad alzarsi insieme alla qualità: fino a ora questa cosa non l’avevo mai vista. Sono solo contento del fatto che si sia alzata la competizione: ci sono elementi che non giocano da tanto tempo e non possono essere al top, ma già averli a disposizione dà delle soluzioni importanti perché sono giocatori importanti».

Questi nuovi arrivi sono le tue prime scelte:
«Le richieste sono state tutte ascoltate e condivise, il discorso era legato alle caratteristiche dei giocatori e noi abbiamo preso elementi più funzionali alla mia idea: il mercato offre delle opportunità e non può essere tutto perfetto, ma c’è la volontà di prendere elementi che vedano il calcio come noi».

Ancora sulla formazione:
«Essere tornati a 4 è stata una necessità, fino alla rifinitura avevo solo Stanga a disposizione come centrale. Il modulo lo fanno i giocatori che hai a disposizione, fino al giorno della partita la linea avrebbe proposto Galli e Luca, ma non me la sono sentita di penalizzare ulteriormente Giorgio nonostante la grande disponibilità mostrata. 3-5-2? Vedremo».

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