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Il Lecco non ha il fuoco nelle vene: solo un pari col Novara

Al vantaggio di Kritta con un gran sinistro da fuori risponde la squadra ospite grazie a una svista dell’arbitro che concede il gol a Ongaro dopo il fallo su Polito, a terra. Ma non basta per recriminare: la ripresa è da squadra senza “cattiveria”

Mister Gennaro Volpe: il suo Lecco non va (foto Matteo Bonacina/LCN Sport)
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Tempo di lettura 4 minuti

Il Lecco non ha il sangue agli occhi, il fuoco nelle vene o trovate voi un’espressione adatta. Il senso è quello. Non c’è la fame agonistica e caratteriale che servirebbe per vincere partite come quella col Novara, una squadra che nella ripresa si rintana per accontentarsi del pareggio. Quella di Volpe non ne approfitta, come testimonia l’unico tiro in porta del secondo tempo solo all’88’. La situazione è critica, il Lecco è un malato che non fa progressi.

Mister Volpe sceglie le novità, dentro gli ultimi arrivati tranne Ferrini, ma c’è Marrone che non vede il campo da quattro mesi. L’arbitro designato per la gara, Iacobellis, ha problemi di stomaco e prima del fischio d’inizio si provvede al cambio con il quarto uomo Dallagà.

Il Lecco inizia subito bene, cercando di mettere una pressione altissima sulla difesa novarese. Prima occasione per gli ospiti al 3′ con il cross di Calcagni su cui Basso va a colpire di testa e impegna Furlan in angolo. Il Lecco si porta in vantaggio un po’ a sorpresa al 10′ dagli sviluppi di corner: palla a Kritta che carica il mancino, violentissimo e leggermente deviato da Cannavaro; Minelli non può nulla, è 1-0.

Reazione dei piemontesi da corner al 15′: palla sul primo palo per la girata bassa di Morosini, Furlan è attento e respinge. Al 23′ Furlan è bravo e tempista a uscire in anticipo sullo scatto di Ongaro per sventare una possibile chance novarese.

Clamoroso quanto avviene al 26′: scontro Ongaro con Polito che rimane a terra, l’azione prosegue, lancio in verticale sullo stesso Ongaro che è tenuto in gioco dal bluceleste a terra e trafigge Furlan. Lo stesso numero 13 ospite calcia in diagonale, largo, dopo la mezz’ora. Buon momento del Novara che al 36′ va al tiro con Calcagni, altissimo. Poi al 40′ diagonale improvviso di Morosini, provvidenziale opposizione di Martic.

Il Lecco fa fatica a costruire gioco sulle fasce, molti giocatori sono un po’ spenti e il pareggio sembra limitare le energie ai blucelesti. Al 43′ cross lungo di Kritta sul secondo palo, dove converge Grassini che per poco non beffa Minelli.

Secondo tempo: non succede nulla o quasi

Primo tiro in porta della ripresa al 48′ con Morosini che per fortuna calcia fiacco in bocca a Furlan. La partita perde ritmo e si imbruttisce, si fatica a trovare spazio.

È il Lecco in questa fase a fare la partita, con il Novara che si schiaccia e la squadra di Volpe che prova a schiacciare gli avversari ma senza grande intensità. Le occasioni, tuttavia, latitano. Annotiamo il destro di Ionita al 77′, altissimo.

La squadra bluceleste ci prova da sviluppi di calcio d’angolo con la conclusione violenta di Martic deviata un paio di metri dalla linea di porta. Il tempo scorre e solo all’88’ arriva la prima conclusione in porta con Tordini da fuori, Minelli si tuffa ma l’intervento è più plastico che difficile.

L’ultima chance è per il Novara nel recupero con Owusu da sinistra, diagonale violento respinto in corner da Furlan, bravo a coprire l’angolo sul primo palo. Finisce così. È poco, ma lo abbiamo già detto e scritto molte volte. Troppe.

Calcio Lecco 1-1 Novara (1-1)

Marcatori: Kritta (L) al 10′ p.t., Ongaro (N) al 26′ p.t.

Lecco (3-5-2) Furlan; Polito (dal 28′ s.t. Ferrini), Marrone, Martic ; Grassini, Marino (dal 45′ s.t. Galli), Frigerio (dal 28′ s.t. Di Gesù), Ionita, Kritta; Mendoza (dal 28′ s.t. Tordini), Sipos (Fall, Dalmasso, Galeandro, Stanga, Zuberek, Beghetto, Di Dio). All. Volpe.

Novara (3-5-2): Minelli; Cannavaro, Lorenzini, Khailoti; Donadio, Calcagni, Ranieri (dal 39′ s.tò Ghiringhelli), Basso, Agyemang; Morosini (dal 23′ s.t. Owusu), Ongaro. (Negri, Desjardins, Cancola, Gerardini, Attanasio, Koblar, Camolese, Manseri, Lancini, Ganz). All. Gattuso.

Arbitro: Alessandro Dallagà di Rovigo. Ass: Federico Fratello di Latina, Davide Merciari di Rimini. IV uomo: Gioele Iacobellis di Pisa.

Note. Spettatori: 2.626. Ammoniti: Ranieri, Grassini, Martic. Calci d’angolo: 12-6.

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