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Pagelle | Lecco, crei ma ti manca lo spirito guerriero dell’Arzignano. I soliti, tanti errori rovinano la partita. Boseggia è Superman, Angelillo errore pesantissimo

Il portiere di casa confeziona un pomeriggio perfetto, ma è la punta di diamante di un gruppo che si dimostra solidissimo. Il Lecco, invece, si perde tra errori e individualismi

Boseggia e Milillo, tra i grandi protagonisti della partita BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 4 minuti

Calcio Lecco 1912 4,5: si torna agli svarioni difensivi e alla poca concretezza dentro l’area altrui, pur all’interno di una partita che ha visto produrre abbastanza pure per fare bottino pieno. Manca, e siamo alle solite, lo spirito di squadra.

Furlan 6: bucato da zero metri e su un contropiede cui riesce pure a mettere una prima pezza. Per il resto non ha altro lavoro da svolgere, fondamentalmente.

Martic 6: primo tempo così così, nella ripresa esce in maniera marcata. Parata di Boseggia su punizione, palo a respingere una bella staffilata: sarebbe stato bello vederlo all’opera dal dischetto.

Marrone 4: perde Milillo sul primo gol dopo il cambio di marcatura con Martic, si fa infilare dopo 3′ della ripresa ma l’Arzignano spreca, infine non scappa in profondità quando Yallow va a sigillare la partita. Pomeriggio nero.

Ferrini 5,5: Lunghi gli crea qualche fastidio sino a quando l’Arzignano rimane in undici, poi cambia zona.

(dal 29′ st Cavallini 5: entra con intraprendenza, ma spara incredibilmente alto quando ha la porta spalancata e il tap-in facile).

Grassini 5,5: ben controllato, più di una volta si trova con la profondità chiusa da Frigerio che si sovrappone.

(dal 1′ st Di Dio 5,5: uno dei pochi cross validi – l’unico? – per Sene arriva da lui, ma nel finale serve male la palla che vale il 2-0 per l’Arzignano).

Frigerio 6: trova il gol ma se lo vede annullare in maniera assurda e lo sfiora nella ripresa. È complessivamente tra i meno peggio.

Di Gesù 5: non è accanimento, ma sono altri 45′ senza trovare una verticale e provare un tiro da limite pur avendone le possibilità.

(dal 1′ st Attys 4: ammonito quasi subito, conquista il rigore sprecato da Sipos e si fa espellere per un intervento senza logica. Ah, il tutto in un quarto d’ora).

Marino 5,5: il primo tempo è buono, nella ripresa perde quota e si appoggia sempre a Martic per la costruzione.

Kritta 5,5: dieci cross, dieci palle fuori misura. Numeri a parte, scarsa precisione in quello che è uno dei suoi fondamentali migliori.

Galeandro 5,5: palloni toccati tanti, palloni resi pericolosi nessuno. Ben controllato da Milillo.

Sipos 4: dati Transfermarkt alla mano, non tirava un rigore dal 22 febbraio 2020, Dinamo Zagabria II-Orijent Rijeka. Allora segnò, stavolta concretizza in un passaggio per Boseggia dopo aver sottratto il pallone a Martic e (virtualmente) Galeandro. E sì che già non era un gran pomeriggio per lui.

(dal 17′ st Sene 6: una palla – manco facile – e un gol negato da Boseggia in versione Superman. Poi, non passa una palla buona che sia una dalle sue parti).

All. Volpe 4,5: approccio scarso (di nuovo) e questione Martic-Sipos sono direttamente imputabili a lui. Certo non ha potere su Boseggia che fa i miracoli o Cavallini che spara alle stelle, ma lo spirito di squadra non si vede proprio. 11 punti in 14 partite: bilancio che si commenta da solo.

Arzignano Valchiampo 7: quando giochi così, anche la fortuna ti dà una mano perché te la vai a cercare e meritare. Ovviamente Boseggia è decisivo in almeno tre occasioni, ma è una gran prova di resilienza.

Boseggia 8; Rossoni 6, Milillo 7, Boffelli 6; Boccia 6 (dal 42′ s.t. Shiba sv), Lakti 6 (dal 38′ s.t. Bernardi sv), Bordo 6, Benedetti 6,5, Cariolato 6,5; Minesso 4,5 (dal 29′ s.t. Yallow 6,5), Lunghi 6,5 (dal 29′ s.t. Brevi 6). All.: Bianchini 7.

Arbitro sig. Lucio Felice Angelillo di Nola 5: nella ripresa prende correttamente tutte le macrodecisioni – comunque evidenti -, ma quando si fida dell’assurdità di Mallimaci sbaglia gravemente ed è un errore che condiziona pesantemente la partita. E c’è il dubbio che si sia perso per strada anche un rigore.

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