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Interviste | Valente: «Dato tutto». Grassini: «Carattere e voglia di vincere». Banchini: «Passetto verso la salvezza»

Partita di lotta e di governo su un campo ai limiti della praticabilità: autogol di De Marino, stoccata di Sipos e piattone di Rutigliano che riapre il barattolo della sofferenza. Per il nuovo tecnico bluceleste è un esordio pesante

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Tempo di lettura 4 minuti

Una partita tutta cuore e sostanza vale al Lecco tre e pesantissimi punti nello scontro diretto con la Pro Vercelli. Successo firmato dall’autogol di De Marino e dalla girata di Sipos, con la labile tranquillità cancellata in un amen dal piattone di Rutigliano. Per Valente è esordio vincente su un campo ai limiti della praticabilità: punteggio pieno che mancava dal 6 dicembre (Lecco 5-1 Caldiero Terme) e regala parecchie cose anche a livello di classifica, tipo il +11 sulla Pro Patria penultima che oggi cancellerebbe la sfida play out e il -1 dalla stessa Pro Vercelli. Si sono visti inizi peggiori.

Lecco 2-1 Pro Vercelli, l’intervista di mister Federico Valente

Mister, avete lottato per 90′ con cattiveria:
«Sono convinto che la prima cosa da fare sia dare l’anima e il cuore, se non fai quello non prendi punti. Faccio i complimenti ai ragazzi che hanno provato con tutto quello che hanno per portare a casa qualcosa».

Avevi chiesto di riaccendere il fuoco:
«Ero consapevole del momento nel quale si trovava la squadra. Inizialmente abbiamo avuto delle difficoltà ed era normale dopo tre giorni di lavoro: abbiamo lavorato sul Dna che vorrei, è uno sport di squadra e bisogna aiutarsi in campo. Vedendo i 100′, tutti – anche quelli in panchina – abbiamo lavorato per tenere qua i tre punti e questa è la base per il futuro: questa è la base».

Finalmente una squadra che combatte:
«Non posso parlare di quello che è stato fino ad adesso e non mi permetterei mai di andare sul lavoro dei miei colleghi. Lavoriamo ogni giorno per un obiettivo comune: per la salvezza questa è la base».

Con i tre davanti avete perso qualcosa tra le linee:
«Il campo non permetteva il gioco rasoterra, sapevamo che avrebbero cercato la palla alta in verticale: il nostro obiettivo era uscire forte sul passaggio ed è stato incredibile vedere Sipos correre così, come Galeandro e Sene che hanno messo un’intensità incredibile per non far calciare una palla pulita. Abbiamo scelto questo modulo anche per le ripartenze: abbiamo tanto lavoro da fare, anche sulle palle in uscita dalla difesa. Abbiamo bisogno di tempo che non c’è, quindi lavoriamo duro tutti i giorni».

Confermata la difesa a tre: è la base di partenza?
«Penso sia importante vedere tre giocatori dietro che difendono sui cross, non so quanti colpi di testa abbiano fatto ed era troppo importante. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna con Jacopo (Furlan, ndr) che salva il 2-1. A tre è più facile impostare, ma non posso garantire che rimarremo così per quanto mi piaccia difendere con tre centrali grandi».

Lecco 2-1 Pro Vercelli, l’intervista di Davide Grassini

Davide, cos’avevate preparato per oggi?
«Abbiamo preparato le cose essenziali, soprattutto l’organizzazione difensiva. Oggi il campo era ai limiti dell’impraticabile e non ci ha permesso di tirare fuori grande qualità: c’era la voglia di uscire da questo momento, è stato quello sul quale abbiamo lavorato».

Come stai?
«Non sono ancora al 100%, posso fare meglio nell’esplosività e nella ricerca del cross. Vengo da sei mesi senza giocare con la Carrarese e faccio un ruolo di corsa, in queste partite sto prendendo sempre più confidenza: le prestazioni migliori mie e del gruppo arriveranno».

Ritrovata la voglia di tamponare gli errori:
«Non è che prima fosse mancata, con l’Arzignano la partita è stata condizionata da alcuni episodi clamorosi. Questa è stata molto diversa, sono usciti tanti errori tecnici anche per le condizioni particolari di questa partita: senza carattere e voglia di vincere non sarebbe mai arrivato il risultato. Il mister magari ci ha dato una mano dandoci compattezza e concentrazione a difensiva: atteggiamento che ha aiutato».

Lecco 2-1 Pro Vercelli, l’intervista di mister Marco Banchini

Mister, sempre difficile commentare le sconfitte:
«Quando perdi l’avversario in genere ha fatto qualcosa in più, ma stasera non è stato così. Non mi perdo a parlare di cose superficiali, il Lecco se è in difficoltà è normale che gestisca così il tempo e di altre situazioni a nostro svantaggio: dico solo che se facciamo gol da soli in una situazione di dominio… La squadra ha dimostrato carattere e di mettere contenuti, sulle corsie esterne siamo stati superiori ed è stato un peccato non fare pari».

Siete partiti bene:
«Evidentemente abbiamo sfruttato l’onda emotiva iniziale, prendendo il controllo del campo. L’errore non è un concorso di colpa, se l’avversario non colpisce e ci facciamo gol da soli è un grosso problema. La reazione c’è stata, la squadra non ci stava a perdere. Anche questa sconfitta è un passetto verso la salvezza, abbiamo dimostrato di voler stare dentro questo campionato in maniera concreta».

Qual è la soglia per la salvezza?
«Non mi sento di dire 41, 42, 43 ma non dobbiamo perdere 2-3 partite di fila: bisogna rimanere positivi e sudare nel quotidiano».

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