
Una prestazione a due facce: dopo un primo tempo sonnolento, il Lecco cresce nella ripresa e costruisce tre occasioni ottime per vincere, ma la Pergolettese in versione “bunker” tiene lo 0-0. I segnali sono incoraggianti anche perché chi entra dalla panchina, come Zanellato, lascia un segno profondo sulla partita.
Mister Valente parte sempre con il suo 4-3-3 con l’unico dubbio sciolto a favore di Galeandro su Sene. Recuperato all’ultimo capitan Battistini dietro. Nei primi dieci minuti succede veramente poco, nessun tentativo di conclusione in porta da entrambe le squadre.
Primo pericolo nell’area bluceleste al 15′ con la palla che viene lasciata scoperta dai difensori del Lecco, Parker non riesce ad agganciare per un pelo prima che il reparto possa rinviare. Generoso definirla “occasione”, ma vista la mancanza assoluta di azioni rilevanti la inseriamo nella cronaca della partita; questo per mettere in evidenza la pochezza tecnica della partita fino al 20′.
Altro brivido nell’area lecchese, senza nessuno che riesca a intervenire al 24′. Il Lecco patisce l’intraprendenza della Pergolettese, che fatica comunque a costruire azioni da gol. La squadra di Valente attende e cerca di imbastire trame, ma si ferma dopo pochi tocchi. Primo “tiro” verso la porta è un cross venuto male dalla destra di Patanè, su cui Furlan è costretto a distendersi pur senza toccarla.
Imbarazzante l’arbitro Bozzetto, che alla mezzora ha già ammonito tre blucelesti per falli che non hanno commesso. Tra l’altro Grassini si fa anche male nella scivolata, Valente è costretto a inserire Di Dio. Al 42′ da punizione dormita della difesa, spizzata per Tonoli che anticipa Furlan davanti alla porta; l’arbitro annulla per fuorigioco. Il Lecco, da angolo, ci prova nel recupero con il colpo di testa di Martic, sbilanciato: alto.
Secondo tempo: bene i cambi
Nel primo quarto d’ora della ripresa succede ancora meno. Un timido tentativo del Lecco da corner, ma Martic di testa non riesce a indirizzarla in porta. Gli ospiti, quantomeno, alzano il baricentro di una ventina di metri e provano a mettere pressione alla Pergolettese, sempre più guardinga.
Valente prova la rivoluzione al 60′: dentro Zanellato, Sene e Cavallini per Marino, Attys e Kritta. E il Lecco ha subito una grandissima chance: lancio lungo proprio di Zanellato per Sipos che brucia Lambrughi in verticale e va a calciare; Cordaro si salva con il piede.
Dentro Di Gesù al 72′ e immediatamente, dopo un bel controllo di Sipos, il centrocampista spara una legnata mancina che va a stamparsi sull’incrocio dei pali. Cresce il Lecco, mentre la Pergolettese è fin troppo arrendevole. Al 77′ però i padroni di casa calciano dal limite dell’area, una buona occasione con Basili, fuori misura.
All’85’ bel cross di Di Dio da destra per Sipos, che la “strozza” con l’interno destro: diagonale fuori. Un minuto più tardi Zanellato lancia su Sene, che di testa la mette nell’area piccola, dove nessuno riesce ad attaccare lo spazio; Cordaro la fa sua.
L’occasione per vincere al 93′ con Zanellato a ispirare e la palla per un gladiatorio Battistini che si ritrova in piena area e davanti a Cordato “telefona” con un mancino debole. Espulso Bignami allo scadere per una scivolata assassina su Attys, ma non c’è più tempo. Finisce 0-0, segnali incoraggianti per un Lecco in crescendo nel corso dei 90 minuti. E un punticino prezioso.
Pergolettese 0-0 Calcio Lecco
Pergolettese (4-3-3): Cordaro; Lambrughi, Tonoli, Bignami, Capoferri (dal 20′ s.t. Olivieri); Jaouhari (dal 95′ s.t. Stante), Arini, Careccia (dal 20′ s.t. Albertini); Patané (dal 20′ s.t. Scarsella), Parker, Basili (dal 43′ s.t. Abubakar) (Dordoni, Abati, Cerasanti, Pietrelli, Schiavini, Fiorani, Di Biase) All. Curioni.
Lecco (3-4-3): Furlan; Martic, Battistini, Ferrini; Grassini (dal 33′ p.t. Di Dio), Frigerio, Marino (dal 16′ s.t. Zanellato), Kritta (dal 16′ s.t. Cavallini); Galeandro (dal 27′ s.t. Di Gesù), Sipos, Attys (dal 16′ s.t. Sene) (Fall, Dalmasso, Di Bitonto, Anderson, Stanga, Kristoffersen, Polito). All. Valente.
Arbitro: Giorgio Bozzetto di Bergamo. Ass. Gianluca Scardovi di Imola, Giuseppe Bosco di Lanciano. IV uomo: Luka Meta di Vicenza.
Note. Spettatori: 751. Ammoniti: Kritta, Ferrini, Grassini, Galeandro, Capoferri, Jahoauri, Lambrughi. Espulso: Bignami. Angoli: 0-5.
