E cinque (pareggi di fila), stavolta da rimontati. Il Lecco di Valente sblocca subito la sfida di Verona con la Virtus grazie alla bellissima girata di Sipos sulla palla al bacio di Frigerio dalla destra, ma non basta per avere ragione della compagine di casa, che si prende un meritatissimo (e pure stretto) punto grazie al rigore di Manfrin nel finale. L’acuto dei rossoblù arriva dopo la gran pressione esercitata e la notevole mole di occasioni prodotte, fino a quel momento non concretizzate dalle parate di Furlan e da un pizzico di sfortuna (palo su punizione): l’ingenuità di Ferrini regala all’11 di casa la più grande delle chance e lui spiazza il guardiano bluceleste, paradossalmente donando al Lecco un po’ più di linfa in un finale che produce qualche mezza occasione su palla inattiva. Rimane il mal da trasferta, in questa precisa fase coincidente con la pareggite vista la quinta “X” di fila che lascia in dote il +1 sulla zona play out.
Virtus Verona 1-1 Lecco: l’intervista di mister Federico Valente
Mister, uno dei migliori primi tempi, poi molto bassi:
«C’è sempre un avversario in campo, oggi il più grande siamo noi stessi: il lavoro è lungo e duro. Speriamo di continuare così fuori casa, se i ragazzi mettono in campo questo rendimento dei primi 45′ per una gara intera la prima vittoria dovrà arrivare».
Questione mentale?
«Sono le piccolezze che cambiano la partita, è un crescendo: se fosse così facile fare l’allenatore, mettendo a posto tutto in due settimane, allora lo farebbero tutti. Per me non è un blocco mentale, ma di rimanere nel nostro ritmo alzando la linea di pressing: dobbiamo lavorare su questo, continuando sulla nostra idea di gioco che i ragazzi stanno mettendo in campo così come stiamo facendo per 90′ in casa».
La difesa si è assestata bene, in attacco si fa fatica:
«Nel primo tempo abbiamo creato un paio di “semi occasioni”, davanti cerchiamo una quadratura finale e anche Leon alla fine era stanco: ci sta, la scorsa settimana è costata delle energie. Vanno dati i meriti agli avversari, che hanno creato anche sui nostri errori».
Primi 20′ da macchina perfetta, poi calati in mediana?
«Siamo calati in velocità, la palla andava meno veloce e l’avversario fa meno fatica in quei casi: bisogna rimanere nel nostro gioco, senza parlare con l’arbitro e l’avversario; devi sposare l’idea al 100% e chi ha figli sa di cosa parlo perché loro cambiano nel tempo».
Avete faticato sui braccetti:
«Come abbiamo fatto soffrire loro nel primo tempo. Martic dopo il giallo non può entrare forte e abbiamo cambiato per non rischiare il rosso, Ferrini da un paio di settimane ha dei problemi fisici e qualcosa paghi. Martic a sinistra? Tutti i difensori si allenano bene, non vuoi mettere mano a una difesa stabile ma la prossima non avremo Manuel per squalifica e dovremo rifare il reparto».
Virtus Verona 1-1 Lecco: l’intervista di Leon Sipos
Leon, sentite questo peso in campo?
«Abbiamo fatto gol presto, ci serve tempo per avere lo stesso ritmo per tutta la partita. Nella ripresa abbiamo lasciato tanti spazi a loro per giocare: per qualche errore abbiamo buttato due punti, ma abbiamo fatto tanti passi in avanti durante queste partite».
Undicesimo gol in campionato: soddisfatto?
«Sono contento, certo, ma è più importante vincere e giocare bene. Meglio vincere 0-2 senza un mio gol, ma certamente sono contento».
Al netto di tutto, il Lecco fa fatica a segnare:
«Abbiamo fatto tanti passi in avanti, se giochiamo bene creiamo più situazioni: stiamo andando step by step, con il tempo si vedono cose diverse».
Oggi il 3-5-2 per la prima volta:
«Sistema differente, vero, secondo il mister c’era spazio per giocare così. Io do il massimo secondo le richieste del mister, spero che faremo meglio la prossima partita. Il modulo non viene deciso all’inizio, ma lo fanno i nostri movimenti».
Virtus Verona 1-1 Lecco: l’intervista di mister Luigi Fresco
Mister, mezzo pieno o mezzo vuoto?
«Mezzo pieno, è stata un’ottima prestazione già nel primo tempo. Nel secondo tempo il dominio è stato totale contro una squadra forte e ben allenata: una delle più belle prestazioni dell’anno».
Dove avete sofferto maggiormente nei primi 20′?
«Se prendi gol dopo 2′ va tutto a loro vantaggio: in una partita ci sono più partite e noi ci siamo trovati subito sotto contro una squadra molto fisica; abbiamo accettato l’uno contro uno a tutto campo senza mai rischiare con una difesa di tutti giovani».
Resta il tema dei due punti non fatti:
«Dobbiamo aumentare il numero dei gol rispetto alle occasioni prodotte, ma non dimentichiamo il palo di Gatti, l’occasione di Mehic, le due per De Marchi e un rigore abbastanza netto che non ci è stato negato. Magari ci andrà bene la prossima, a sto punto va bene non aver perso».
Classifica sempre molto corta:
«Gli episodi decidono le partite, io sono contentissimo della partita dei ragazzi perché abbiamo giocato benissimo e li abbiamo tenuti là».
Bene anche dalla panchina:
«Io trovo tutti gli aspetti positivi, la prestazione è stata grossissima e siamo partiti da uno svantaggio».
Cosa manca per la continuità?
«Una cosa fondamentale: in campo c’è sempre l’avversario e in questa categoria gli allenatori sono tutti bravi. Basta una cosa per determinare i risultati, Sipos dopo due minuti ha fatto gol con un colpo di testa all’incrocio… Noi siamo salvi da febbraio e il risultato è incredibile: il Lecco potrebbe giocarsela con Vicenza e Padova, non va dimenticato; hanno trovato aggressività e il nostro campo non enorme li aiuta. Cosa ci manca? Niente, siamo la squadra più giovane e che spende meno, andare ai play off sarebbe come fare “bingo!”».
In caso di play off si rischia di pagare la stanchezza?
«Nel primo tempo la partita è stata fisica e comunque Mehic ha fatto bene lo stesso. I giocatori tecnici queste gare le possono maggiormente soffrire, noi dimentichiamo sempre che ci sono gli altri e spesso dall’altra parte ci sono giocatori forti con Serie A e Serie B alle spalle».



















