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Calcio e inclusione: la Calcio Lecco incontra la Casa Circondariale in un pomeriggio di sport e solidarietà

Successo per la partita amichevole tra la delegazione bluceleste e la selezione della Casa Circondariale di Pescarenico. Un 4-1 finale che suggella un percorso di collaborazione avviato a inizio stagione

La foto di gruppo scattata al termine del match BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 6 minuti

Lo sport come veicolo di inclusione e riscatto sociale. È questo il messaggio lanciato nel pomeriggio di martedì 15 aprile al “Rigamonti-Ceppi”, teatro dell’amichevole tra una rappresentativa della Calcio Lecco 1912 e una selezione della Casa Circondariale di Pescarenico. La partita ha coronato un progetto di collaborazione avviato all’inizio della stagione tra la società bluceleste e l’istituto penitenziario cittadino diretto dalla dottoressa Laura Mattina.

Una festa di sport

L’evento, svoltosi in un’atmosfera di festa e condivisione, ha visto la partecipazione di dirigenti, dipendenti e staff tecnico del Lecco che hanno sfidato una selezione mista composta da detenuti e agenti della Polizia Penitenziaria. La partita, disputata a porte chiuse e con presenze solo su invito, ha registrato la partecipazione sugli spalti di rappresentanti delle istituzioni cittadine – tra di loro il sindaco Mauro Gattinoni e l’assessore allo sport Emanuele Torri -, del presidente bluceleste Aniello Aliberti, della club manager Virna Bonfanti e della sopracitata direttrice della Casa Circondariale Laura Mattina. Presente in campo del vicepresidente e amministratore delegato Francesco Aliberti, sulla fascia destra con la fascia di capitano al braccio.

Il racconto della partita

Sul terreno di gioco del “Rigamonti-Ceppi” si è assistito a un match combattuto ma sempre all’insegna del fair play. La delegazione della Calcio Lecco si è imposta per 4-1 al termine di un’ora di gioco appassionante.

A sbloccare il risultato è stato Thomas Palazzolo, fratello di Nicole che opera nell’area comunicazione a fianco di Giorgio Dusi -schierato al centro dell’attacco – e delle giovani studentesse dell’UniBG impegnate nel tirocinio formativo. Palazzolo ha realizzato il gol dell’1-0 con una spaccata su cross dalla destra, mostrando un tempismo invidiabile. Lo stesso centrocampista classe 2003 in forza al Novedrate ha poi siglato il 2-0 a inizio ripresa, sfruttando un’incertezza in fase di disimpegno della retroguardia avversaria. La selezione della Casa Circondariale ha accorciato le distanze con Reda, autore di una splendida azione personale sulla fascia sinistra conclusa con un violento tiro sotto la traversa che non ha lasciato scampo ad Antonio Dusi, vigile del fuoco spesso di servizio allo stadio e padre del sopracitato addetto stampa bluceleste.

A chiudere i conti ci hanno pensato prima il match analyst Montecchio, a segno dopo un recupero palla di mister Valente ai danni del direttore sportivo Minadeo, con le lunghe proteste del dirigente per un presunto fallo non ravvisato dal direttore di gara Zizza, e poi Bolis – responsabile biglietteria e segretario del settore giovanile -, che ha calciato di sinistro dal cuore dell’area dopo un preciso passaggio in verticale di Palazzolo. In campo anche Invernizzi, responsabile commerciale, Huiala, fotografo ufficiale, Montanari, collaboratore atletico, e Cadeddu, fisioterapista. Forma invidiabile per Cherubin, vice allenatore di mister Valente che ha menato le danze al centro della difesa prima di fare altrettanto spostandosi al centro dell’attacco nel finale di match. Del resto il 38enne, in campo fino al 23 febbraio 2022 con la Luparense, ha oltre 300 presenze nei professionisti sulle spalle, la gran parte delle quali tra Serie A e Serie B.

Un’iniziativa dal forte valore sociale

Sugli spalti, ad assistere all’incontro, erano presenti anche diversi giocatori della prima squadra: Martic, Sene, Mendoza, Stanga, Dalmasso, Fall, Di Dio, Sipos, Grassini e Furlan, a dimostrazione di come l’intera società abbia abbracciato con entusiasmo questa iniziativa. Al termine della gara il presidente Aliberti ha consegnato degli omaggi ai membri della delegazione “ospite”.

La partita rappresenta la conclusione di un percorso iniziato mesi fa, con l’obiettivo di utilizzare lo sport come strumento di riabilitazione e reinserimento sociale. Un progetto che ha visto la Calcio Lecco 1912 impegnata in prima linea nel promuovere i valori di inclusione e solidarietà che solo lo sport sa trasmettere.

«Progetto che continua»

Al termine della partita, la direttrice della Casa Circondariale Laura Mattina ha espresso la sua soddisfazione: «Questa partita ha un qualcosa di straordinario, perché vede in campo una squadra che è composta dai rappresentanti della Calcio Lecco e che per noi rappresenta un po’ quello che è il futuro, no? La società libera. L’altra squadra, infatti, è quella legata presente, una formazione mista composta da agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria e persone detenute. Proprio oggi lo sport ci sta insegnando come fare squadra, rispettare le regole, rispettare l’avversario possa andare oltre quelli che sono dei ruoli formali, ruoli che nella vita di tutti i giorni sono antagonisti. Invece lo sport qui ci sta consentendo di vedere dei semplici compagni di squadra. Prima abbiamo visto un detenuto che ha teso la mano per aiutare un altro compagno a rialzarsi, un po’ come ci hanno insegnato quando eravamo bambini. Quindi oggi lo sport vuole innanzitutto sensibilizzare la cittadinanza tutti quanti sulle tematiche della detenzione, ma anche è anche uno strumento di inclusione sociale e di reinserimento per tutti quanti».

Anche il presidente Aniello Aliberti ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa: «Fin dal primo momento il nostro programma era quello di avvicinare la squadra alla città e, per questo, abbiamo avviato diverse attività nel sociale. Ci fa piacere farlo. Siamo andati in ospedale a vedere il reparto pediatrico. Abbiamo fatto tantissime attività con il carcere un po’ di più. Abbiamo addirittura un nostro direttore sportivo che fa l’allenatore, che di frequente va presso la casa circondariale. Sono momenti importanti, io penso anche molto più per loro che possono uscire per un po’ da quella che non è logicamente una reggia, non sono in vacanza. È un posto dove devi restare per forza. Quindi dare quell’ora, due ore di svago penso sia molto importante. Gli stessi detenuti ci hanno sempre ringraziato per la nostra vicinanza. Il progetto continua per noi, per me e per la mia famiglia la Calcio Lecco vuol dire cittadinanza».

Calcio Lecco 1912 4-1 CC Lecco

Marcatori: Palazzolo (CL), Palazzolo (CL), Reda (CC), Montecchio (CL), Bolis (CL).

Calcio Lecco 1912: Dusi A.; Cherubin, Valente, Invernizzi, Bolis, Palazzolo, Montecchio, Huiala, Dusi G., Montanari, Aliberti F. (C). Subentrato: Cadeddu. All. Kiener.

CC Lecco: Minadeo (C); Vazzana, Hicham, Rodriguo, Pisciottaro, Filardi, Reda, Abbes Ali, Spagnuolo, Piccillo, David. Subentrati: Toraldo, Antonucci, Kumar, Durante, Stefanelli. All. Toraldo.

Arbitro: Matteo Zizza (Gabriele Riva e Amir Hezouane). IV Uomo: Franco Mandia.

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