
La notte dell’8 giugno 2025 rimarrà per sempre scolpita nella memoria dei tifosi del Pescara. Allo stadio Adriatico, gremito in ogni ordine di posto, i delfini hanno conquistato la promozione in Serie B al termine di una finale playoff che ha regalato emozioni pure per centoventi minuti di gioco regolamentari e supplementari, culminando in una drammatica serie di calci di rigore. Il protagonista assoluto della serata è stato senza dubbio Alessandro Plizzari, il portiere del Pescara che ha saputo trasformarsi in eroe nonostante un infortunio subito nel corso del secondo tempo supplementare. La sua prestazione nei 120′ e ai rigori, con tre parate decisive che hanno regalato la Serie B ai biancazzurri, rappresenta l’ultimo atto di una stagione 2024-25 che il calcio pescarese ricorderà come una delle più emozionanti della sua storia recente.
Un successo televisivo senza precedenti
La finale di ritorno tra Pescara e Ternana ha registrato numeri da record per quanto riguarda gli ascolti televisivi. Secondo i dati diffusi dalla Lega Pro, oltre quattro milioni di telespettatori si sono collegati su Rai 2 e Sky Sport per seguire la partita, con la rete pubblica che ha registrato più di tre milioni e seicentomila contatti e un ascolto medio di settecentomila unità.
Il momento di maggiore tensione, rappresentato dalla serie dei calci di rigore, ha fatto registrare il picco di share con oltre il dieci per cento. Anche Sky Sport ha ottenuto risultati eccellenti, con i contatti unici che hanno superato quota mezzo milione.
L’affluenza negli stadi durante l’intero corso dei playoff ha raggiunto quota duecentoquarantamila spettatori, mentre per la doppia finale sono state registrate oltre trentamila presenze. Ventimila gli spettatori nella gara di ritorno all’Adriatico, diecimila all’andata a Terni.
Fronte social. La storia dei playoff, raccontata sui canali social di Lega Pro con il titolo ‘C’era una volta’, ha raccolto oltre venti milioni di visualizzazioni e seicentomila interazioni su Instagram e Facebook solo per la doppia finale.
La vittoria a Terni
La strada verso il trionfo finale era iniziata con il piede giusto nella gara di andata disputata a Terni. Il Pescara aveva infatti conquistato un prezioso vantaggio grazie al gol di Letizia, una rete nata da un tiro dalla distanza che aveva trovato una deviazione decisiva prima di insaccarsi in fondo al sacco. Questo risultato aveva permesso ai delfini di affrontare il ritorno casalingo con maggiore serenità, sapendo di poter gestire anche un eventuale pareggio per conquistare la promozione. Il vantaggio dell’andata si è rivelato fondamentale nell’economia del doppio confronto, specialmente considerando come si sono sviluppati i novanta minuti regolamentari del ritorno. La Ternana, infatti, è riuscita a pareggiare i conti complessivi della sfida con la bella stoccata di De Boer, portando la finale ai tempi supplementari e poi ai rigori.
L’epilogo ai rigori: Plizzari diventa leggenda
Dopo centoventi minuti di battaglia, la finale playoff si è decisa dal dischetto. I calci di rigore rappresentano sempre un momento di grande tensione, ma in una finale per la promozione in Serie B assumono un significato ancora più particolare. Il Pescara si è presentato alla lotteria dei penalty con un Plizzari dolorante ma determinato a essere decisivo per la sua squadra: la sequenza dei rigori ha visto i biancazzurri imporsi con il risultato di 3-1, un margine netto che non rende però giustizia alla drammaticità del momento. Il merito principale va attribuito proprio a Plizzari, che nonostante l’infortunio subito nei supplementari è riuscito a neutralizzare ben tre tiri dagli undici metri, quello decisivo calciato da Alfredo Donnarumma. Una prestazione che entra di diritto nella storia del calcio pescarese e che conferma come nei momenti decisivi servano uomini capaci di andare oltre i propri limiti fisici.
La festa e le premiazioni
Al termine della serie di rigori è iniziata la festa del Pescara, culminata con la cerimonia di premiazione che ha visto protagonista il presidente della Serie C, Matteo Marani. Il numero uno della Lega Pro ha consegnato il trofeo nelle mani del presidente del club Daniele Sebastiani, con la coppa poi alzata al cielo dal capitano della squadra. Un momento che ha dato inizio alla festa di squadra, città e tifosi, uniti nella celebrazione di un traguardo inseguito per tutta la stagione. Durante l’intervallo della partita si era svolta anche la premiazione di Alberto Lunghi dell’Arzignano, vincitore del premio intitolato al compianto giornalista Mario Facco. Il riconoscimento, conferito da RaiSport e Lega Pro, viene assegnato per il gol più bello della Serie C e Lunghi lo ha conquistato grazie alla rete realizzata contro la FeralpiSalò. Nel prepartita era stato inoltre consegnato a Brizio Campanelli il premio ‘Davide Massarani’, riconoscimento che va al miglior delegato di gara della stagione. Questi momenti di premiazione hanno arricchito una serata già speciale, sottolineando l’importanza e la crescita del movimento calcistico di Serie C.
