Un italiano in Nba. Per la precisione, un mandellese di Rongio. Saliou Niang ha coronato il suo sogno: essere preso in considerazione dal campionato professionistico di pallacanestro più prestigioso al mondo. Il 21enne cresciuto a Mandello, dove giovanissimo ha esordito nel mondo del basket a livello minors, e poi esploso a Trento in Serie A, si era reso eleggibile al draft attraverso un annuncio un mese fa. E, puntuale, la chiamata è arrivata: Saliou è stato la 58^ scelta e ad assicurarsi le sue prestazioni sono stati i Cleveland Cavaliers, franchigia che sta ancora cercando di ricostruire dopo i fasti (e un titolo) di dieci anni fa con Lebron James leader.
«Quando ho sentito il mio nome, è stata una sensazione unica. Tremavo. Ma è stato meraviglioso», ha commentato a caldo Saliou, che ha subito chiamato a casa per tastare la felicità dei propri cari.
La carta d’identità
Saliou, nato a Dakar e trasferitosi con la famiglia ancora piccolissimo in Italia, a Mandello, dopo avere indossato il bluarancio a Pra’ Magno (dove si allenava ogni giorno scendendo a piedi fin dalla frazione di Rongio) ha spiccato il grande salto alla Fortitudo Bologna, dove è stato limitato da un gravissimo infortunio. Dopo l’intervento chirurgico, la rinascita a Trento, con la cui canotta quest’anno ha disputato un’ottima stagione arricchita dalla vittoria della Coppa Italia.
Ora resta da capire se i Cavaliers vorranno testare le abilità e il talento di Saliou in America, convocandolo per l’imminente Summer League, oppure se – come probabile – preferiranno lasciarlo crescere sui palcoscenici europei. Il passaggio alla Virtus Segafredo Bologna è infatti soltanto da ufficializzare. Ma, c’è da giurare, l’avventura a stelle e strisce di Saliou nel caso sarebbe soltanto rimandata.



















