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Lecco, la nuova stagione è iniziata. Aliberti: «Vogliamo stare ai vertici, niente scuse». Ma suona l’allarme: «Ho pensato di mollare»

Lunga conferenza stampa del patron bluceleste, che spazia a 360° sui tanti temi all’ordine del giorno bluceleste: dal calciomercato ai difficili rapporti con il Comune

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Tempo di lettura 9 minuti

Una conferenza stampa fiume per aprire la stagione 2025-2026. Fiume inteso come il fiume di parole che esce dalla bocca del presidente Aniello Aliberti per una cinquantina di minuti scarsi all’interno di un “Rigamonti-Ceppi” che spesso e volentieri entra nei suoi discorsi all’interno di una lunga digressione sui difficili rapporti con il Comune di Lecco all’indomani della decisione – avversa – sulla concessione di 300mila euro per la realizzazione della nuova cabina di trasformazione dell’energia elettrica. Il numero uno di via don Pozzi ripete più volte di voler condurre un campionato di vertice, ma parallelamente spiega di aver pensato di lasciare la proprietà proprio sulla scorta delle risposte parziali di Palazzo Bovara.

Inizia la stagione 2025/2026, la prima conferenza di Aniello Aliberti

Aliberti apre con una comunicazione diretta:
«Dopo 13 anni con Legea avremo Acerbis, come sempre cerco di coinvolgere le persone nelle scelte e la spinta forte è arrivata dai giocatori; le possibilità sul tavolo erano complessivamente quattro, a votazione è venuta fuori questa opzione. Acerbis è azienda amica e conosciuta in Confindustria Bergamo, sarà un buon partner per la società: l’anno scorso abbiamo fatto scegliere ai comitati dei tifosi, quest’anno siamo stati più democratici e abbiamo pensato alla votazione online, per ora è in netto vantaggio la terza opzione. Il 7 luglio, invece, si voterà la seconda maglia. A breve partirà anche la campagna abbonamenti, l’anno scorso abbiamo mantenuto prezzi popolari e quest’anno abbiamo ritoccato qualcosa, eccezion fatta per il settore più popolare della Curva Nord; abbiamo, invece, ridotto il prezzo del biglietto singolo perchè vi era una dissonanza. La campagna abbonamenti avrà il claim “Se ci sei, si sente”, spero che da qui alla fine dell’anno verrà ridotto il montante delle mute (ride, ndr)».

Ripartite dalla base del 13esimo posto, per ora con tanti giocatori sconosciuti:
«Alcuni calciatori sono stati segnalati dall’allenatore, se non mi fidassi di lui… Mi fa sentire più tranquillo, è un lavoro che poi fanno lui e Minadeo. Abbiamo la voglia di fare un campionato di vertice, non voglio dire altro ma quest’anno hanno iniziato a lavorare appena si è messa la salvezza in tasca. Avete già visto Mallamo (sta facendo le visite, ndr), Lovisa, Alaoui, Bonaiti e Furrer che penso ci potrà dare tanto visto quanto l’abbiamo pagato; contiamo di avere con noi anche Sipos e di restare ai vertici, senza scuse, poi vedremo da qui alla fine del mercato che chiuderà ancora una volta a campionato iniziato, cosa che non riesco a capire. Il ritiro sarà in una struttura molto bella, anche questa segnalata dal mister, e contiamo di andarci con una squadra composta da un numero importante di giocatori».

Durata del contratto con lo sponsor tecnico:
«Un anno. Con possibilità di proroga? Certo, c’è sempre. L’azienda è dotata di tantissimi ragazzi e ottimi disegnatori, con una serie di attrezzature che mi hanno convinto ancora di più e una vocazione per l’innovazione. Mi auguro che duri, i presupposti ci sono. Perché cambiare? Da Acerbis abbiamo avuto un trattamento economico più interessante, ma fondamentalmente è stata una scelta dei calciatori che conoscevano già il marchio».

Furrer ha avuto infortuni, Lovisa e Alaoui arrivano dall’estero, Mallamo dalla Pro Patria. Ci saranno “colpi” per accendere l’entusiasmo?
«Lascio la scelta a chi ha più competenza di me, abbiamo bisogno di gente giovane che abbia voglia di correre e non di fermarsi. Queste indicazioni abbiamo avuto e su queste dobbiamo lavorare: conoscete un giocatore famoso della Giana Erminio? Non penso, ma hanno fatto un campionato nettamente migliore del nostro. Per noi Furrer è un nome importante, comunque non abbiamo ragazzi per completare la lista e non siamo ancora a metà del guado. L’obiettivo è quello di avere una squadra vincente».

Rifiutati 500mila euro per Kritta e Sipos?
«Kritta e Sipos me li devono rubare o rapire, per quello che mi riguarda. Ci ho puntato, sono ragazzi d’oro: è tutto l’andamento nello spogliatoio che fa la differenza, li terrei con me per dieci anni. Certo, se domani mattina arriva una proposta dalla Serie A per Kritta e lui chiede di andare via… Sicuramente ci sono state delle richieste, ma per me possono andare via solo se cominciano a battere i piedi: è lo stesso discorso fatto per Buso, poi è stato impossibile trattenerlo; hanno fatto gran bene in questo campionato, è ovvio che ci siano delle richieste. Le società hanno sempre meno potere verso i calciatori, siamo una parte debole rispetto a procuratori e calciatori».

Aliberti aggiunge:
«Ho fatto una promessa: avere un mandato di 2-3 anni, nell’ultimo mese mi era passata un po’ la voglia per vari accadimenti ma ho preso impegni con il mister e i collaboratori quindi ho lasciato perdere. Voglio fare questo campionato ed eventualmente andare via a testa alta, di certo manterrò sotto la mia ala i giovani perché hanno fatto grandi cose con dei genitori che fanno enormi sacrifici per loro. Lecco è un comune un po’ particolare, fare calcio è molto difficile: c’è un’amministrazione comunale che purtroppo fa poco per lo sport, guardate il centro sportivo che è messo così da tanti anni, con un campo funzionante su cinque. E lo stadio? Ha 100 e rotti anni di storia, manca un intervento profondo da 25 anni. Oltre a fare calcio ci sono i costi da sostenere per le strutture, alcuni Comuni come quello di Rovagnate aiutano, idem Caldiero Terme. Questo può farmi passare la voglia? Certo! L’ho detto chiaramente, non posso impormi sul Comune ma se avessi saputo prima di queste condizioni che ci sono da tanti anni… Un presidente deve mettere a disposizione i soldi per la squadra e la struttura organizzativa, inoltre deve affrontare i problemi legati alle strutture: questa è la sala delle conferenze stampa, l’ufficio di Minadeo, il mio ufficio e quello del mister. Il mondo è cambiato in 100 anni, solo con gli sponsor siamo riusciti ad avere il locale di lavoro per il mister. Ora c’è il problema del campo, che è a fine vita: abbiamo cambiato i tecnici, ci hanno detto che non dura più di dieci anni e cambiarlo costa 5-600 mila euro. Per ora ci hanno segnalato l’esigenza di un intervento strutturale per allungarne la vita, 50mila euro e il Comune non vuole pagarli. Io non faccio politica, ma c’è ancora il problema della cabina elettrica: cosa succede se il generatore si blocca e perdiamo la partita 3-0? È scoraggiante».

Caso Linee Lecco:
«Sono sempre dell’idea che possano fare come vogliono, avevamo un contratto triennale dalla stagione 2023-2024 per un valore di 50mila euro: ci sono stati avvicendamenti al vertice, siamo arrivati a fine maggio e siamo venuti a conoscenza della loro volontà di dare al massimo 25mila euro per la stagione 2024-2025. Noi abbiamo sempre mantenuto gli impegni, senza aspettare la compensazione e spendendo circa 50mila euro di viaggi nel corso dell’anno: tra una cosa e l’altra si arriva a cose importanti. Ci faranno l’offerta per la stagione 2025-2026, dovrebbe arrivare a breve e valuteremo cosa fare: probabilmente il pullman verrà riverniciato, per loro è un costo. Cosa devo dire? È una municipalizzata e non avrà l’interesse di far girare il nome di Lecco in tutta Italia. L’importante è far andare in giro i giocatori, se hanno altri problemi io ne prendo atto: capite perché parlo della fine dell’anno? Mi entusiasmo e gioisco per i ragazzini, ma quando vedo queste situazioni mi cadono le braccia. L’alternativa è cambiare stadio, al momento questa struttura non può fare la Serie D perché mancano gli spazi necessari. Ringrazio gli sponsor perché ci fanno andare avanti, ma in tutti gli ambiti sento che si cresce con la volontà dei privati e dei volontari: oggi lo sport dovrebbe essere dato come terapia ai ragazzi, è veramente triste non avere un supporto. Non credete che i ragazzi delle giovanili abbiano degli stipendi importanti, ci aiutano e parzialmente fanno volontariato: quando sono entrato ho pagato ciò che mancava dei lavori per la Serie B, per l’illuminazione ci verrà dato un riconoscimento in dieci anni – ma intanto Livio Impianti l’abbiamo pagato subito -, per i tornelli e la Curva Sud no visto che “il campo non prevede quella categoria”; ci stanno dicendo di morire in Serie C, a meno di voler fare investimenti per essere promossi. Il sindaco ci ha detto che pensa a una cifra annuale per fare degli interventi allo stadio e che per la cabina c’è già un preventivo, ma per questa stagione non se ne parla».

Cosa intende per riconoscimento per i lavori sull’illuminazione?
«Verrà rimborsata con il rinnovo della convenzione».

Quanti Primavera possono essere promossi?
«A naso almeno cinque, in ritiro ne andranno sei o sette. Certo, vedere anche Under 15 così… Hanno una passione spettacolare, a Perugia hanno giocato come se non avessero vinto 5-1 all’andata. Ma tutte le squadre giocano veramente bene grazie al lavoro dei loro allenatori. In Primavera ci saranno 4 ingressi, a Pennati è stato rinnovato il contratto visto quello che ha fatto».

Dove si compreranno le maglie?
«Online si compra tutto, non so se apriranno un corner ma allo stadio qualcosa faremo. È interesse loro vendere, quindi penso che qualcosa faranno».

Notizie sparse:
«Ci sarà il ritorno del responsabile sanitario Chiara Airoldi, mentre sul settore femminile l’incarico è stato dato a Sara Sacchi come già sapete. Per il campo in erba, invece, non c’è un aggiornamento ma qualcosa dovremo trovare. A Oggiono ci hanno chiesto di mettere a posto il campo e di mettere i fari per una convenzione lunga dieci anni. Interventi allo stadio? La priorità va sul campo da gioco, certo ci sarebbero tante cose da fare ma mancano i fondi; l’intaso va fatto prima dei test della federazione, poi una parte sarà tagliata per migliorare il drenaggio prima della punzonatura per evitare gli allagamenti. Non vogliamo perdere dei punti per dei problemi tecnici, dietro la tribuna abbiamo trovato una vasca di raccolta con una pompa funzionante di 27 anni fa; fortunatamente tutta la m…. è finita sotto, ma senza la pompa finirebbe nei bagni: cosa faccio, la lascio lì o la cambio? Vale per questo, per la caldaia…».

Lavori in corso per il nuovo laboratorio di Valente&Co BONACINA/LCN SPORT
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