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Calcio Lecco, Metlika: «Siamo un ottimo gruppo, dobbiamo sudare la maglia per i tifosi»

Il centrocampista arrivato dalla Virtus Verona analizza il progetto bluceleste e l’integrazione dei nuovi acquisti. Martedì nuovo test con il Lugano U21

Antonio Metlika BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 4 minuti

Al centro del campo bluceleste c’è anche il volto nuovo Antonio Metlika, tra i nuovi acquisti della Calcio Lecco. Il centrocampista, prelevato dopo la scadenza del contratto con la Virtus Verona, si presenta alla piazza bluceleste con grande entusiasmo e determinazione. Il 23enne formatosi tra le file del ChievoVerona ha sottolineato l’importanza di costruire un rapporto solido con i tifosi e l’ambiente lecchese, evidenziando come la squadra stia lavorando intensamente per prepararsi al meglio alla nuova stagione. Intanto martedì pomeriggio si terrà la seconda amichevole stagionale con il Lugano U21.

L’intervista ad Antonio Metlika

Antonio, arrivi dalla parentesi molto interessante con la Virtus Verona. Come affronti questa nuova avventura in un ambiente con molte aspettative?
«Beh, è un piacere essere qui. Ritengo che tutte le annate per me siano state formative, perciò ringrazio le società in cui ho militato, inclusa quella di Sangiuliano che, nonostante le difficoltà, penso mi abbia aiutato molto sul piano caratteriale. Giungo qui con grande desiderio di ben figurare e assistere la squadra. Siamo un bel gruppo e credo che dovremo lottare e sudare la maglia per i tifosi, perché dobbiamo guadagnarci il loro sostegno e dimostrare il nostro massimo impegno in campo».

Che tipo di ambiente ti attendi di trovare?
«Da avversario era complesso giocare a Lecco, perché l’atmosfera è vibrante e i tifosi si fanno sentire: da giocatore ritengo sia magnifico avere i tifosi dalla mia parte ora, quindi non vedo l’ora di scendere in campo».

Mister Gigi Fresco di te diceva: «Antonio è un giocatore che crede di possedere soprattutto quantità nel suo gioco, ma che in verità possiede molta qualità». Cosa ne pensi?
«Credo di essere un giocatore di qualità che associa una buona dinamicità. Mi piace supportare la squadra nel suo gioco, mantenendo a lungo il possesso del pallone. E poi devo comunque migliorare in fase realizzativa e, forse, anche un po’ sul piano fisico, sebbene ora mi senta preparato a gestire entrambe le fasi di gioco con efficacia».

Com’è andato questo ritiro?
«Abbiamo lavorato molto bene poiché le strutture sono impeccabili; l’allenatore ci richiede molto, ma è un piacere avere uno staff così competente. Penso che l’intera squadra stia dando il massimo. E siamo stati contenti di disputare l’amichevole con il Sankt Georgen per mettere in pratica le direttive del mister».

Il centrocampo è composto da diversi giocatori, tutti piuttosto differenti.
«Siamo calciatori che costituiscono un buon mix. L’allenatore ci chiede molto, perché giochiamo con due mediani, richiedendoci sia la fase offensiva che quella difensiva, e quindi dobbiamo prepararci ottimamente sul piano fisico. Possiamo completarci tutti insieme e possiamo aiutarci a migliorare l’uno con l’altro».

Il gruppo è ormai sostanzialmente formato. Questo facilita anche l’integrazione dei ragazzi stranieri?
«Avere la squadra praticamente quasi completamente formata penso sia un enorme vantaggio. In ogni caso, anche stando in ritiro insieme siamo riusciti a conoscerci tutti e i ragazzi stranieri ormai sono parte integrante del gruppo. In campo, alla fine, parliamo la stessa lingua, perché sono ragazzi acuti e comprendono dove posizionarsi e cosa richiede il mister. L’allenatore, inoltre, parla quattro lingue, il che agevola tutti».

Vi sarete fatti un’idea dell’obiettivo da raggiungere:
«Dobbiamo ragionare giorno per giorno e prefiggerci gli obiettivi man mano che progrediamo, senza, per così dire, generare eccessive aspettative. Continuiamo a lavorare come stiamo facendo ora, poiché siamo, a mio avviso, un ottimo gruppo, e quindi è fondamentale concentrarsi partita per partita».

Vi sentite parte di un progetto almeno a medio termine?
«Sì, penso che la società abbia fatto un ottimo lavoro perché, a mio parere, ha messo a disposizione una squadra competitiva. È iniziato un nuovo corso e ciò è significativo perché non accade ovunque in Italia. E ciò può aiutare sia lo staff sia noi giocatori a prefiggerci obiettivi a lungo termine».

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