
Due sfide in sei giorni contro lo stesso avversario. Il Lecco si prepara ad affrontare una situazione inedita con l’Ospitaletto, prima in Coppa Italia domenica 17 agosto alle ore 18 e poi nel debutto in campionato sabato 23 agosto alle 20.45, entrambe le gare allo stadio “Rigamonti-Ceppi”. Gli orange bresciani rappresentano una delle novità più interessanti della Serie C 2025/26: dopo 25 anni di assenza dai professionisti, la società ha compiuto una scalata impressionante dalla Terza Categoria fino alla promozione dalla Serie C. Per i blucelesti sarà l’occasione per testare immediatamente la condizione dopo un’estate intensa di preparazione: da capire se tra di loro ci sarà anche Marwane Kritta, sorpresa della passata stagione che sta vivendo un’estate particolare; oltre al consueto chiacchiericcio in chiave mercato – ma senza offerte congrue arrivate sul tavolo di via Don Pozzi -, l’esterno sinistro non ha avuto modo di scendere in campo durante le sfide non ufficiali a causa di un problema all’anca sorto durante il ritiro di Valdaora. Il classe 2002 ha parlato alla vigilia della prima sfida della stagione attraverso delle dichiarazioni veicolate dalla società bluceleste.
Verso Lecco-Ospitaletto, parla Marwane Kritta
Marwane, come vi state approcciando a questa prima gara stagionale?
«Ci stiamo approcciando molto bene. La squadra è unita, compatta, ci stiamo allenando bene, forte, a intensità molto alta e siamo positivi. Crediamo di far bene fin da subito, ce l’abbiamo nelle nostre corde, per cui sono sicuro che faremo molto bene e ci toglieremo delle belle soddisfazioni quest’anno».
Squadra, e questa è una novità, che affronterete due volte in sei giorni:
«È la prima volta che mi capita una situazione del genere, però pensiamo partita per partita, anche se, come hai detto tu, ci sarà due volte lo stesso avversario. Inizieremo a pensare a domenica, faremo questa partita di Coppa e poi penseremo alla seguente la settimana dopo per la prima di campionato, anche se l’avversario è sempre lo stesso, quindi non sarà un problema. Penseremo partita per partita».
La vostra parola chiave è stata intensità? Ci sono tanti elementi nuovi:
«Due parole molto importanti che rispecchiano il nostro gioco e come vogliamo giocare sono intensità e compattezza. Siamo un gruppo unito, ci siamo amalgamati bene anche durante il ritiro. Non era comunque facile perché i nuovi magari non parlavano bene l’italiano, quindi bisognava un po’ sforzarci anche dal punto di vista del linguaggio, però adesso siamo una squadra molto unita, molto compatta, possiamo dire che siamo una famiglia».
Personalmente che annata ti aspetti? Che obiettivi ti sei posto?
«Il mio obiettivo principale è quello di dare una mano alla squadra, perché raggiungendo gli obiettivi di squadra si possono cogliere anche soddisfazioni personali. Per cui il mio contributo lo darò fin dalla prima partita e se sarò disponibile fin dal primo minuto o a gara in corso, quello non è un problema. Se entro do il massimo e il mio contributo sarà sempre per la squadra, e poi a livello personale fare sempre meglio ogni partita, sempre un passo in avanti».
