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Pagelle | Metlika entra e mette la firma. Lecco compatto e solido, ancora la difesa di granito. Inter stretta, ma poco produttiva

Il centrocampista spacca una partita che il Lecco interpreta bene dal primo all’ultimo minuto, accettando anche la moderata sofferenza del finale di gara. Ancora acerbi i nerazzurri

Antonio Metlika BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Calcio Lecco 1912 7: predominanza territoriale, difesa solida, occasioni create con costanza e una vittoria tanto pulita quanto meritata che genera un clima di entusiasmo ed euforia da gestire con i guanti.

Furlan 6,5: le due uscite nel finale di gara sono roba tutto meno che banale. Sempre sul pezzo.

Battistini 6,5: solita prova solida, per quanto l’Inter preferisca spingere sulla propria fascia destra. Utile anche in fase di palleggio.

Tanco 6,5: conferma tutte le buone sensazioni delle ultime settimane con un’altra prova estremamente solida in un reparto compatto e rodato.

Ferrini 6: Kamatè è un osso veramente duro, considerato anche che lo stende un paio di volte generando il necessario cambio per Romani.

(dal 29′ st Romani 6,5: avevamo avuto buone recensioni su questo giovane prospetto, che i primi venti minuti di professionismo li disputa decisamente bene).

Pellegrino 6: tanto movimento, tanta corsa ma non trova la quadra dalla trequarti campo in su.

(dal 29′ st Rizzo 6: presidia bene la fascia, su di lui manca un rigore gigantesco).

Zanellato 6,5: un po’ a fasi alterne, ma quando trova le linee di passaggio – come per Kritta nel finale – è gioia per gli occhi. Preziosa chiusura sul diagonale di Zuberek.

Mallamo 6,5: ruba meno l’occhio, ma è molto utile in tutte le fasi di gioco. Vicinissimo al gol nel primo tempo.

(dal 19′ st Metlika 7: entra, tocca il primo pallone e sul secondo trova il bersaglio grosso: what else?).

Kritta 6,5: il ragazzo inizia a trovare forza, minuti e ritmo. Crea parecchi fastidi alla retroguardia di casa, soprattutto nel finale di gara.

Galeandro 6: tanto movimento prezioso, ma anche lui – come Pellegrino – manca quando arriva al momento del dunque.

(dal 19′ st Voltan 6,5: subito dentro la partita, a destra come a sinistra. Pochi palloni toccati, ma di qualità).

Sipos 6: dà l’impressione di non essere ancora a regime dal punto di vista atletico. Poche palle pulite da gestire.

Furrer 6,5: per la prima volta dà continuità alla sua prestazione, risultando utile anche in fase di manovra. Dà spesso idea di pericolosità.

(dal 37′ st Alaoui sv).

All. Valente 7: partita preparata molto bene, la squadra gira in tutti i reparti e stramerita la vittoria finale. Bene anche chi entra dalla panchina.

Inter 5,5: troppa poca malizia in tante cose, l’idea che traspare è quella di una squadra sì compatta, ma che punta sulle individualità e poco più.

Calligaris 6; Stante 5 (dal 29′ s.t. Bovo 6), Prestia 6,5, Alexiou 5,5; Cinquegrano 6, Kaczmarski 6 (dal 29′ s.t. Topalovic 6), Fiordilino 6 (dal 40′ s.t. Lavelli sv), Kamatè 6,5, Cocchi 6; Spinaccè 5,5 (dal 13′ s.t. Zuberek 6,5), Mosconi 6 (dal 13′ s.t. Agbonifo 5,5). All. Vecchi 5,5.

Arbitro sig. Castellone di Napoli 5,5: gestione all’inglese, ma manca un rigore parecchio grande su Rizzo nel finale di gara.

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