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Interviste | Valente: «Vittoria di gruppo. Con i tifosi giochiamo in 12». Galeandro: «Prendiamo consapevolezza». Santoni: «FVS? Oggetto misterioso»

Sipos lancia i blucelesti nel primo tempo su calcio di rigore, poi serve anche San Furlan per strappare tre punti pesantissimi su un campo difficile come quello piemontese. I padroni di casa recriminano per la direzione arbitrale

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Tempo di lettura 5 minuti

Vittoria pesantissima per il Lecco sul difficile campo della Pro Vercelli. I blucelesti strappano tre punti decisamente sudati al “Piola” capitalizzando il rigore trasformato da Sipos a metà primo tempo anche grazie alle parate di un monumentale Furlan: un copione che regala la seconda vittoria esterna di fila anche grazie a una prova decisamente compatta. Dall’altra parte del campo le Bianche Casacche, va da sé, creano parecchi problemi con il solito Comi e la tanta gioventù che gli gira attorno: se la partita fosse finita in pari ci sarebbe stato nulla da dire. E di solito questo è un gran segnale per chi fa bottino pieno.

Pro Vercelli 0-1 Lecco, l’intervista di mister Federico Valente

Mister, vi hanno reso la vita molto, molto, molto difficile:
«Sapevamo che ci avrebbero creato delle difficoltà su campo non facile con il loro dinamismo, abbiamo avuto bisogno di coraggio e di giocatori subentrati anche da subito (Romani, ndr). Un altro cambio forzato con Grassini, poi: un complimento a come ha reagito la squadra e a come ha difeso la porta fino alla fine, mi rende fiero perché ci hanno messo in grande difficoltà. Complimenti ai miei e un grande grazie alla tifoseria che per 90′ ci ha sostenuti da uomo in più».

Sugli infortunati:
«Manuel… Non si sa, deve fare gli esami. Davide è caduto male sulla spalla: si era meritato di entrare, ha spinto tantissimo in settimana e mi dispiace per lui».

Un buon segnale vincere certe partite:
«Sì, certamente. Ma certe cose te le meriti: Furlan ci ha salvati due volte dopo due partite nelle quali non è stato tanto richiesto; è nel nostro Dna aiutarci a vicenda, penso anche ad Alaoui che è entrato a duemila e a Romani subito dentro pensando di non giocare: tutti i compagni l’hanno abbracciato e gli hanno dato fiducia, è un segnale di gruppo».

Sui cambi:
«Parlando di singoli non sarei coerente, con loro parlo ogni giorno dicendogli che sono tutti importanti per la squadra: scelgo chi è fresco e mi dimostra più di voler giocare. Furrer? Scelta fatta perché è arrivato in ritardo, per dare un segnale al gruppo ho dimostrato che abbiamo delle regole da rispettare; prepariamo sempre una partita e arrivi in ritardo? Allora succede qualcosa. Ha guardato da fuori, oggi, e sono contentissimo che la squadra abbia vinto».

Pro Vercelli 0-1 Lecco, l’intervista di Alessandro Galeandro

Alessandro, da sottolineare il “lavoro” emotivo che avete fatto oggi:
«Sapevamo che non sarebbe stato semplice, fare tre punti con una partita del genere con compattezza ci dà consapevolezza. Sappiamo di poter giocare con qualità e anche come oggi, magari soffrendo ma venendone fuori da grande squadra».

Sul rigore assegnato:
«Ero il più vicino della squadra al momento del tocco e dalla mia prospettiva mi è sembrato netto. Sono stato il primo a Zanellato a richiamare l’attenzione dello staff per cambiare la carte».

Cosa rimane a un gruppo con certe scelte per difendere le regole:
«Rispettare le regole è fondamentale per il rapporto che si può creare tra di noi e sta a noi metterci a disposizione del tecnico. È una cosa che a lungo può portare dei benefici».

Il gol ti manca, ma mister Valente chiede tanto lavoro difensivo:
«Sono un giocatore che si adatta molto e sono a disposizione totale dell’allenatore per il bene della squadra per fare la mia prestazione. Da attaccante il gol mi manca, però io ci penso il meno possibile e con il lavoro a tutto tondo – di alto livello – sarà una conseguenza».

Pro Vercelli 0-1 Lecco, l’intervista di mister Michele Santoni

Mister, una delle migliori prestazioni vostre ma non del FVS:
«Del FVS ancora non ne ho vista una decente. Abbiamo trovato un avversario con tanta, tanta qualità e dei miei ragazzi posso solo che andare fiero: siamo stati bravi a non farci pressare forte uscendo bene sul palleggio e con il cambio gioco; la prima vera occasione loro è stata al 50′ su un errore nostro. C’è rammarico per le tante occasioni, ma fa parte del processo perchè giochiamo con 3-4 ragazzini che l’anno scorso nemmeno erano in rosa: sono ragazzi e hanno il diritto di sbagliare, spero che certe partite accelerino il loro processo di crescita. Abbiamo calciato 22 volte contro 8 del Lecco e già questo dice tanto sulla partita. Teniamoci questa incazzatura contro questo oggetto misterioso e buttiamola in campo contro il Vicenza: sarà una partita simile, dovremo avere la stessa idea e volontà».

Giocata da due squadre e decisa da un arbitraggio scandaloso:
«Sono felice che lo dica tu, così non mi squalificheranno».

Quando si perdono partite così…
«Facciamo due campionati diversi, basta guardare le due rose. Per me sono la squadra che ha giocato meglio finora, ma oggi metto davanti la Pro Vercelli ma noi andiamo in campo con i giovani. Non deve demoralizzarci, non voglio vedere gli spettri perché se perdi non tutto va buttato via e se vinci non va tutto bene. I nostri ragazzi dobbiamo farli crescere in fretta e ho detto anche a loro che non voglio più sentir parlare di giovani se le partite sono queste».

Parla il direttore generale Filomeno Rocco Fimmanò

Pessima direzione arbitrale:
«Sarò breve, ma diretto. La prestazione mi rende orgoglioso, dal primo giorno la società ha voluto creare un valore attraverso il rispetto il lavoro degli altri e della società stessa: chiediamo lo stesso rispetto, abbiamo un valore storico e una tradizione molto forte. C’è stato un susseguirsi di decisione avverse che ci rendono incazzati: le immagini parlano chiaramente ed è inaccettabile».

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