Una serata agrodolce per il Lecco. La partita di giovedì sera al “Piola” contro la Pro Vercelli, vinta per 1-0, ha regalato tre punti preziosi ai blucelesti ma ha lasciato in eredità un bilancio pesantissimo dal punto di vista degli infortuni: tre giocatori coinvolti, con Manuel Ferrini che dovrà sottoporsi a intervento chirurgico per una frattura al perone. L’episodio più clamoroso e sfortunato ha coinvolto proprio il difensore classe 1998, che si è infortunato addirittura prima dell’inizio della partita. Mentre era in campo per il riscaldamento e scambiava qualche pallone con un compagno, Ferrini ha riportato una frattura del terzo distale del perone sinistro che ha richiesto il suo immediato trasporto in ospedale.
Ferrini operato nel weekend: due mesi di stop?
Il comunicato ufficiale della Calcio Lecco 1912 ha confermato la gravità dell’infortunio del difensore. Si tratta di una frattura scomposta che richiederà un intervento chirurgico di riduzione, programmato per il weekend. Fortunatamente, come precisato dalla società, non è stata interessata l’articolazione, il che dovrebbe facilitare il processo di recupero. La prognosi stimata per il ritorno all’attività agonistica è di circa due mesi, un periodo che terrà Ferrini lontano dal campo fino a fine novembre. Il giocatore aveva effettuato i raggi X nella notte tra giovedì e venerdì, con la decisione di procedere chirurgicamente presa nella giornata di venerdì. L’infortunio ha causato anche un ritardo nel fischio d’inizio della partita, dovuto inizialmente a un problema tecnico (un buco nella rete della porta) che si è prolungato per gestire l’emergenza sanitaria; al suo posto è entrato il giovane Romani.

Grassini, esordio amaro: lussazione alla spalla
La sfortuna non ha risparmiato nemmeno Davide Grassini, che ha vissuto un esordio stagionale da dimenticare. Entrato in campo al 60° minuto al posto di Pellegrino, il giocatore è dovuto uscire già al 66° – dentro Rizzo – per un infortunio alla spalla sinistra. Durante un contrasto di gioco, l’esterno ha riportato una lussazione acromion-claveare di 2° grado. Anche in questo caso il comunicato ufficiale del Lecco ha fornito dettagli tutto sommato rassicuranti: il trattamento sarà di tipo conservativo, senza necessità di intervento chirurgico. La prognosi per il recupero è stimata in circa quattro settimane, il che dovrebbe permettere a Grassini di tornare disponibile entro la fine di ottobre. Sei minuti di campo che rappresentano un epilogo amaro per chi attendeva da tempo l’opportunità di mettersi in mostra.

Frigerio, più paura che danno
Completano il quadro degli infortunati della serata le condizioni di Marco Frigerio. Il giocatore, subentrato dalla panchina nel corso della ripresa, ha riportato una sublussazione alla spalla destra in seguito a una caduta durante l’azione di gioco. Fortunatamente per lui e per il Lecco, l’infortunio si è rivelato meno grave del previsto: la sublussazione è rientrata immediatamente, permettendo a Frigerio di portare a termine la partita. Nella giornata di venerdì il giocatore si è già allenato parzialmente con il gruppo, segno che il problema non ha generato conseguenze significative.

Valente, lo ricordiamo, ha perso durante la prima amichevole l’attaccante Ndongue per un grave infortunio al gomito che ha portato all’operazione chirurgica: il giocatore classe 2006 si sta allenando da qualche tempo, ma non dovrebbe tornare in campo prima di novembre inoltrato.



















