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Valente, difesa corta con il Renate: «Abbiamo tante soluzioni. Rimaniamo lucidi»

Mister Federico Valente torna sul campo del Città di Meda che a febbraio ospitò la prima gara in trasferta della prima gestione. I brianzoli sono quasi li stessi, mentre la sua squadra è profondamente cambiata

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Tempo di lettura 3 minuti

Prima sconfitta da mettersi alle spalle e pure prima emergenza stagionale da gestire per mister Valente. Il Lecco corre incontro all’undicesima giornata di campionato che lo vedrà opposto a un Renate storicamente ostico, capace di far sei punti senza subire gol durante la stagione 2024/2025. La squadra dell’amato ex Foschi “sa come si fa” a dar noia ai blucelesti, considerando anche la profonda linea di continuità sulla quale è stato portato avanti il progetto tecnico rispetto all’ottima annata precedente, ed è all’interno di un periodo di buona forma con tanto di bel punto in rimonta strappato sul campo dell’Inter U23 a metà settimana. Ci sono tutti gli ingredienti, insomma, per una partita di quelle particolarmente fastidiose per le giovani Aquile, chiamate ad alzare rapidamente il livello delle loro prestazioni.

Prepartita Renate-Lecco, l’intervista di mister Federico Valente

Mister, per loro è il superderby e arriva dopo la prima sconfitta:
«Sono in un buon momento, vengono da una bella gara contro l’Inter che ho riguardato. Sono in forma e vogliono sicuramente vincere, noi vogliamo riprendere il nostro percorso».

Cosa possiamo aspettarci viste le assenze?
«Di tutto, di vedere in campo chi sta bene perché me l’hanno dimostrato ancora al di là delle assenze. Guardo sempre a chi c’è, chi non c’è più aiutarci per altre cose visto che Matteo è troppo importante come capitano. Abbiamo idee chiare, portiamo in campo una squadra che vorrà far bene andando come al solito a duemila».

Potete sostituire Zanellato e Sipos? Sono un po’ appannati.
«Sì, abbiamo degli elementi in grado di farlo. Niccolò ha fatto per 25′ la miglior prestazione, poi ci sono stati 2-3 palloni persi anche perché non eravamo ben messi; Leon fa un lavoro importante per la squadra. Io guardo a chi spinge e per questo abbiamo a una rosa larga, con tanti giovani che stanno aspettando la loro occasione».

Il bilancio dopo le prime 10 partite:
«Per un giocatore avere le partite è la cosa più bella, ti alleni per questo. Sento un po’ di mancanza di tempo per gli infortunati, ma con tutta la mia convinzione dico che questo sport ha sempre determinati casi di ragazzi che non possono partecipare per vari motivi. Cerchiamo sempre le scelte giuste e per questo motivo ci si allena: sono contento della crescita, se proseguiamo fino alla fine dell’andata con questa media punti siamo molto contenti, no?».

I gruppi si vedono quando cadono: che gruppo hai visto?
«Sotto al treno, tutti (ride, ndr). No, io non cambio niente: capisci che le sconfitte possano voler far cambiare tantissimo, ma non sarei coerente con me stesso e quello che dico; a loro ho fatto vedere le cose positive che hanno fatto, non abbiamo tirato ma ci sono 20 scene che posso far vedere e dimostrano cosa ci sta mancando in quella zona di campo. Non trasferisco una sensazione di paura alla squadra: rimaniamo lucidi. I risultati non devono condizionare».

Mihali o Marrone?
«Ci sono tante soluzioni, dobbiamo anche capire il momento. Luca sta spingendo in allenamento, Rizzo l’ho tenuto fuori dopo il viaggio per la Nazionale: chiaro, con Luca avremmo il sostituto anche in termini di esperienza di Matteo. Non abbiamo ancora scelto».

Ormai vi conoscono: Zanellato più avanti esiste come soluzione?
«No, non siamo più prevedibili. Sì, questa soluzione su Niccolò ce l’ho in mente anche io e l’ho già usata un paio di volte. Anche come mezzala».

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