La La Carpe Diem Calolzio non riesce a sfatare il tabù trasferta. In terra bresciana finisce 86-78 per i padroni di casa di Gussago.
Partita molto intensa in cui a regnare è l’equilibrio per due quarti e mezzo, con le squadre che ribattono colpo su colpo, canestro dopo canestro, senza mai far scappare via l’avversario. Nessuna delle due contendenti riesce a dare la spallata decisiva al match fino a metà del terzo quarto, quando i ragazzi di casa provano l’allungo e arrivano fino al +12 (62-50). Questo sprint potrebbe far pensare a un ultimo quarto giocato sul velluto, infatti il vantaggio si mantiene sulla doppia cifra fino a metà periodo. Ma proprio allora Calolzio ha una reazione prepotente: stringe le maglie in difesa, mette a segno canestri importanti e ribalta la gara portandosi addirittura sul +1 a 50 secondi dalla fine. La partita vive un ultimo minuto infuocato e nessuna delle due compagini riesce a spuntarla. Si va così all’overtime, il giusto epilogo per un incontro ben giocato che ha regalato emozioni forti al pubblico presente. Alla fine a spuntarla è Gussago, bravo a sfruttare anche qualche mancato fischio del direttore di gara.
«Perso per dettagli»
«Quando si va all’overtime sono i dettagli che fanno pendere la partita da una parte o dall’altra – commenta Ivano Perego, coach di Calolzio – Nel nostro caso un paio di rimbalzi difensivi non catturati alla fine del quarto quarto hanno concesso i secondi tiri a loro e sono stati bravi a sfruttarli. Dopo una settimana in cui abbiamo fatto fatica ad allenarci a causa di qualche infortunio e solo grazie ai giovani del nostro settore giovanile che ci hanno dato una mano. Siamo stati molto bravi a rientrare dalla doppia cifra contro una squadra così esperta, peccato perché bastava davvero poco per portare a casa la vittoria».



















