
I play-off di serie D quest’anno potrebbero non disputarsi. Anzi, con ogni probabilità non si faranno.
Manca ancora l’annuncio, ma da fonti affidabili LCN ha appreso la volontà della Lnd di cancellare la fase successiva alla stagione regolare. Una fase che, lo sanno bene i tifosi del Lecco, non porta da nessuna parte ma consente di migliorare il proprio “ranking” per possibili ripescaggi.
Il duello tra Piacenza e Lecco in vetta alla classifica del girone B diventa così sempre più interessante, anche se gli emiliani hanno allungato portando il proprio vantaggio a sette punti. Chi vorrà andare in Lega Pro dovrà per forza vincere il campionato; su questo non c’erano dubbi e non ce ne sono mai stati. Ma nella stagione in corso, se non dovessero esserci i play-off, verranno meno anche le possibilità di avanzare nelle griglie di ripescaggio grazie a un ottimo piazzamento in post-season. Per il Lecco di Daniele Bizzozero non ci saranno appigli: sarà necessario rimontare e superare la corazzata emiliana.
È probabile che la decisione possa essere comunicata più avanti dai vertici della Lega Nazionale Dilettanti, ma l’indirizzo pare ormai certo. E le motivazioni sono condivisibili: troppe spese a carico delle società (che devono prevedere un mese in più di rimborsi) e quasi nessuna garanzia di promozione in Lega Pro. Lo scorso anno, i play-off hanno addirittura ingarbugliato i criteri di compilazione dei campionati (si pensi al ricorso del Seregno), creando ulteriori grattacapi ai vertici federali.
Non solo. Se andiamo a vedere negli ultimi anni quante società sono riuscite a centrare il salto di categoria vincendo i play-off, abbiamo un quadro evidente. A giugno 2015 non è bastato al Sestri Levante, nel 2014 alla Correggese. Solo nel 2013 la Virtus Vecomp Verona fu ripescata. Bene farebbe, dunque, la Lnd a cancellare i play-off: troppo spesso sono inutili.
