
Per quanto la Grumellese si sia dimostrata poca cosa e per quanto la Calcio Lecco sia stata poco efficiente dalla cintola in su, il nuovo 4-3-3 proposto da Cuoghi (e richiesto a furor di popolo) ha mostrato segni di miglioramento quantomeno in difesa. Dopo tanto, infatti, i blucelesti non hanno concesso reti: non accadeva da agosto ad Olginate in Coppa Italia.
Orlando e Donnarumma hanno giganteggiato contro i bergamaschi, fornendo una prova importante in entrambe le fasi. Il centrale ha fatto correre Cardinio in occasione del gol di Matic, mentre il terzino ha fornito una doppia fase molto interessante, confermandosi laterale a tutto tondo. Certo, Piantoni e Tonani si sono dimostrati leggeri, ma anche Cavenago Fanfulla, Bolzano e Dario Boario non sembravano corazzate, eppure…
Il 3-5-2 è un esperimento da lasciare nel cassetto, nonostante i due mesi utilizzati da Cuoghi per lavorarci su. Infatti, anche Mapelli e Garofoli hanno mostrato qualche timido segnale di ripresa.
Continuano invece a preoccupare la farraginosità della manovra, con Riva e Guitto che non hanno ancora dato il cambio di passo sperato, e le conseguenti difficoltà di Crocetti e Cardinio, che sono lontani da un grado d’intesa accettabile. Disarò, poi, ha corso tanto ma male e impostato peggio. Ordinati e pericolosi Di Giovanni e Matic, che sulla destra hanno fatto bello e cattivo tempo.
Gli attaccanti: fin qui si sono cercati poco e male, acuendo i già evidenti problemi negli ultimi 30 metri. Starà a loro e a mister Cuoghi lavorare per trovare le soluzioni e dare al Lecco una premiata ditta di tutto rispetto. Il potenziale dela coppia è decisamente alto: sembra evidente che i blucelesti si debbano affidare a loro per levarsi dalle zone calde della classifica nel breve periodo.
