Era dal 27 dicembre che Alessandro Cannataro aspettava di essere considerato un giocatore della Calcio Lecco 1912. A penalizzarlo sono state le lungaggini burocratiche legate al transfert, atteso tre settimane dalla Spagna. La situazione si è sbloccata nel pomeriggio di giovedì, quando il Lecco ha ricevuto l’attesa e-mail dall’Iberia.
E il giocatore, ovviamente, è raggiante: “Si, finalmente sono un bluceleste, un momento che ho aspettato tanto.” Vent’anni eppure già tanta esperienza anche all’estero: “In Inghilterra (Bournemouth, ndr) si gioca un calcio opposto a quello spagnolo (era al Gerena), dove mi sono trovato meglio anche per il clima, e poi si giocava calcio che faceva per me. Peccato per i problemi societari, che mi hanno spinto a tornare in Italia.” La collocazione tattica è delineata ma non per forza definita: “Regista? A centrocampo posso fare tutti i ruoli, rendo però al meglio davanti alla difesa. 4-3-3? Il mister sta provando varie soluzioni, ma non ci limitiamo a un modulo. Bertolini mi ha convinto, trasmette entusiasmo e io amo le sfide. Ho avuto amici (Rivaletto e Mignanelli, ndr) che hanno giocato a Lecco, me ne parlavano bene.
I blucelesti hanno delle zone d’ombra su cui lavorare: “Dobbiamo migliorare in tutto, soprattutto dal punto di vista del gruppo più che sul lato puramente tecnico. Sono un giocatore normalissimo che non vuole mai arrendersi, a volte l’ho pagata con qualche espulsione di troppo nel settore giovanile. Il mercato? Una punta potrebbe chiudere il cerchio, ma per ora lavoriamo noi che siamo qui.”
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