
«I ragazzi hanno capito che la pausa ci porta ruggine, devono devono stare attenti e allenarsi bene. In vista del Sondrio lo hanno fatto, speriamo che accada anche con Piacenza».
Il Rugby Lecco si è ritrovato nel momento più delicato della stagione, quando le continue soste del campionato di Serie B a causa degli impegni della Nazionale rendono complicato preparare le partite. Ferma tre settimane, la squadra ha affrontato pesanti carichi di lavoro, ma nel derby di domenica questo non ha pesato, perché i ragazzi di Sebastian Damiani si sono rivelati molto concentrati.
«Abbiamo sofferto i primi dieci minuti – commenta Damiani – poi abbiamo preso le misure al Sondrio. Loro hanno un bel pacchetto di mischia, noi abbiamo dovuto sistemare la difesa, avere pazienza e sfruttare il nostro gioco veloce che li ha messi in difficoltà più volte. Alzare il ritmo ha funzionato per raggiungere il nostro obiettivo. Nel primo tempo abbiamo realizzato tre mete e sapevamo che nella ripresa loro avrebbero schiacciato l’acceleratore. Il primo quarto d’ora del secondo tempo mi è piaciuto, siamo rimasti con la testa sulla partita. Realizzare la quarta meta è stato importante per il punto di bonus».
Grazie a questa vittoria, il Lecco è risalito all’ottavo posto, migliore piazzamento da diversi mesi a questa parte. «La situazione di classifica è più tranquilla, ma non dobbiamo accontentarci, altrimenti ci sediamo ed entriamo in campo con l’atteggiamento sbagliato, rischiando brutte figure. Dobbiamo giocare questo finale di campionato pensando di crescere. Per questo sono molto contento per il capitano dell’Under 18 Davide Vacirca che contro Sondrio ha giocato tutta la partita, dimostrando di valere la Serie B. Il movimento giovanile sta crescendo, molti di loro sono pronti. Per noi è fondamentale».
Questa domenica altro stop al campionato, si torna il 5 marzo a Piacenza. «Ci prepareremo bene con quest’altra settimana di sosta – chiosa il mister – Loro vengono da una sconfitta col Rovato e quindi saranno affamati di punti, dovremo stare attenti e non mollare».
