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Club House, Gheza: «Nessun abuso, lo proveremo. Pronto a dimettermi»

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«Pur di provare la buona fede del Rugby Lecco, che per quel locale ha speso soldi, tempo e passione, sono disposto a dimettermi da assessore o da presidente».

È durato poco più di mezza giornata il silenzio del Rugby Lecco sull’annosa vicenda della club house. In serata è arrivata infatti la dura reazione del numero uno bluceleste, nonché membro della Giunta comunale, Stefano Gheza.

Come ormai noto, un’ordinanza del Comune di Lecco impone l’abbattimento del locale, allestito sotto la tribuna del campo al Bione. Ma il sodalizio bluceleste gioca ora di rimessa, annunciando eventuali ricorsi amministrativi e riaffermando la correttezza di quanto svolto nell’allestimento della club house.

Intorno alle 18.15 sulla pagina Facebook ufficiale del Rugby Lecco 1975 è comparso un comunicato stampa: «L’Asd Rugby Lecco, nella persona del Presidente Stefano Gheza – si legge – ha ricevuto l’ordinanza emessa dal Comune di Lecco in data 31/8/2017, e precisa quanto segue: si tratta di un atto dovuto dagli Uffici del Comune e il Rugby Lecco espleterà tutte le proprie difese anche in sede amministrativa, riaffermando l’assoluta correttezza del proprio operato».

Pochi minuti più tardi, siamo riusciti a contattare un deluso e arrabbiato Gheza, che proprio non ha digerito la questione. «Non noi abbiamo messo in essere alcuna modifica dei locali né c’è stato alcun abuso edilizio – spiega – Dal 2010 esiste una convenzione registrata con il gestore del Bione, Sport Management, e un contratto regolarmente stipulato ogni anno. Ora scopriamo che non va bene! Ci rimetteremo alle decisioni, certamente, ma voglio chiarire che non è stata compiuta alcuna opera se non la ritinteggiatura dei locali, già occupati in passato come deposito attrezzatura dalle società calcistiche. I volontari di Rugby Lecco e Valsassina Junior (minirugby, ndr) nel tempo hanno collocato alcuni pannelli di cartongesso per ottimizzare lo spazio. Non è stata mai messa mano all’impianto elettrico, mentre non esiste un impianto idrico visto che attacchiamo semplicemente una canna al rubinetto esterno».

Il Rugby Lecco farà appello a tutti gli strumenti previsti per provare la propria buona condotta, ma Gheza è disposto a fare un passo indietro se necessario. «Rimetto il mio mandato di assessore alle decisioni del sindaco Virginio Brivio – chiosa Gheza – Così come è accaduto in passato per altre questioni. Oppure rinuncerò al mio ruolo di presidente del Rugby Lecco. Ma ciò che più mi preme è provare che non è stato compiuto alcun abuso edilizio».

 

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