A 35 anni, da neo papà, Andrea Malgrati ha deciso di vestire per la prima volta la maglia della Calcio Lecco 1912.
Il forte centrale difensivo, che a Lecco ci è nato nel 1983, dopo un lungo peregrinare nella terza serie nazionale ha deciso di migrare al “Rigamonti-Ceppi” per affrontare la prossima fase della sua carriera, che, dopo quattro anni passati a lottare per la medio-alta classifica a Renate, lo farà tornare ad avere il ferreo obbiettivo della vittoria finale. Lo farà con la fascia da capitano al braccio sinistro per volontà diretta di mister Marco Gaburro, affiancato da due giocatori affidabili come Fabrizio Carboni e Ivan Merli Sala, tra i migliori della categoria. Una sana concorrenza interna, che servirà anche per crescere i giovani: a Sondrio, infatti, il Lecco ha mostrato qualche debolezza di troppo sulle fasce; del resto, è chiaro che sia Alborghetti che, soprattutto, Corna siano nel pieno della loro crescita sportiva, così come lo sono anche David Magonara e Stefano Ruiu, gli altri due “under” che graviteranno da quelle parti.
«Vestire questa maglia, da lecchese, mi ha emozionato – ha spiegato capitan Malgrati nell’intervista concessa a Lecco Channel News -. Ho avuto la possibilità di dimostrare quanto valgo, anche se devo crescere parecchio prima di potermi dire al pieno della forma». La sfida alla Virtus Bergamo rappresenterà un innalzamento dell’asticella: «So che sono una buona squadra», ha chiosato il centrale bluceleste.
