Lecco-Lavagnese, per Gianluca Draghetti, ha significato riallacciare un filo spezzatosi lo scorso 23 dicembre.
Dal giorno di Arcontase-Lecco l’esterno felsineo non entrava a far parte di una sfida “vera”, di campionato: a frenarlo un infortunio muscolare fastidisioso, trattato per oltre un mese e che l’ha privato della partecipazione a quattro impegni ufficiali. Messosi in luce durante la settimana, il 25enne di scuola Bologna ha così collezionato la diciottesima presenza stagionale contro i liguri; una ventina di minuti messi nelle gambe in vista dell’atteso incrocio di Verano Brianza contro la Folgore Caratese. Squadra, quella biancoblù, che per lui significa anche la palombella da trentacinque metri che abbagliò Rainero durante la sfida estiva di Coppa Italia. Segno di quanta qualità, spesso non sfruttata a dovere, abbia questo giocatore nei piedi.
«Sto bene, indubbiamente ho passato un periodo un po’ difficile, mi sono portato avanti un fastidioso infortunio per un mese – spiega Draghetti a LCN -. Sono entrato per poco tempo, ma sono contento di essere nuovamente a disposizione. Spazio per tutti? Sicuramente, siamo tanti e tutti ottimi giocatori, ognuno di noi deve fare il proprio meglio e penso che stia avvenendo; la domenica questo si vede. La situazione non varia in base a come ci schieriamo in campo e a dove vengono posizionati gli “under”».
Prosegue Gianluca: «E’ un momento importante per noi, siamo nel pieno di girone di ritorno. La Folgore Caratese è una squadra con delle buone individualità, speriamo che sia una giornata simile a quelle che abbiamo passato in Coppa e nel girone d’andata».
