
Un bilancio molto positivo, con alcune novità apprezzate, altre da ricalibrare, ma con una certezza: la Randolario piace sempre più anche fuori dai confini lecchesi
La “classica del nord” ha raccolto circa 800 appassionati di ciclismo: cinquecento hanno scelto il classico giro attorno al Lario con i suoi 200 chilometri, circa duecento il percorso “mini” di 100 km e una cinquantina la RandoAdda in mountain bike.
Soddisfatti gli organizzatori del Bike Team Formaggilandia2 Malgrate, sodalizio che ha messo in campo una sessantina di persone nello staff. «La novità più importante, la partenza dalla centralissima piazza Garibaldi di Lecco, è piaciuta tantissimo – commenta il presidente Roberto Maggioni – Siamo contenti della bella giornata di sole. Ogni anno riusciamo ad arricchire questa manifestazione di un tassello mancante».
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Unica nota stonata l’infortunio a un ragazzo caduto durante il percorso a causa di una buca. «Il numero raggiunto, 800 partecipanti, non è il record assoluto ma è un ottimo risultato – prosegue Maggioni – Domenica abbiamo avuto iscritti da Liguria, Piemonte e Veneto. Meglio di così non poteva andare».
La Randolario è anche, e soprattutto, solidarietà. Anche nell’edizione 2019 è stato possibile raccogliere fondi importanti da destinare alla piccola Martina, al Gruppo Amici Sla di Casatenovo e all’associazione “Un cuore un mondo” di Massa Carrara che aiuta i genitori che hanno i bambini ricoverati. «Al di là delle pedalate, è per questi fini sociali che la organizziamo» puntualizza Maggioni.
Idee per le edizioni future? «È presto, dobbiamo ancora valutare questa edizione e discuterne insieme. La pedalata in mountain bike lungo il fiume, “RandoAdda – Sulle tracce di Leonardo”, non ha riscosso il successo sperato, mentre il percorso classico con i suoi scenari ci ha messo in mano ormai un cavallo di battaglia. Il percorso mini che scende da Valbrona a Onno ha accontentato tante persone».
