Visti i recenti tempi di gloria, la versione di Marco Gaburro che si presenta nella sala stampa del “Comunale” di Arezzo è da considerarsi assolutamente inedita. Cartelletta alla mano, il tecnico bluceleste riassume brevemente ciò che non è andato: «Sul tre a zero hanno comunque continuato a fare più falli di noi. Sapevamo di dover fare i conti con un ambiente caldo, ma se ci soffermiamo su questo non ne veniamo più a capo. Cinque cambi e palla lunga? Non è stato uno sconfessare quanto fatto nel primo tempo, ma il provare una soluzione che su cui abbiamo lavorato in settimana. Certamente non pensavo di doverla utilizzare sul 3-0 per loro».
Il tecnico entra in polemica anche con la società: «Dato che ne ho sentito già parlare prima, preciso subito che mi assumo la responsabilità per non aver messo i tre giovani in campo, ma nessuno mi ha detto di non farlo. Se si vuole applicare la regola del minutaggio, dev’essere la società a dirlo chiaramente».
Parole chiare anche quelle di capitan Andrea Malgrati: «In settimana dovremo pensare a ciò che abbiamo sbagliato, mettendo a punto la nostra tattica in vista della prossima sfida con la Pro Vercelli. Abbiamo sbagliato atteggiamento, troppo timoroso. Rigore su Capogna? Ci stava, ne sono stati assegnati di molto peggiori».
